The Magnificent Ten! Costantino De Blasi

If we don’t know where we’re going, we’ll probably get there; if where we are going is how we get there, we are already where we are going.
Robert Fripp

Costume di questa estemporanea rubrica, fatta di lazzi, frammenti, manie personali e amicizie, è di guardare all’attualità, annusare l’aria, buttare nel fuoco qualche partigianeria e strafogarsene dei compromessi almeno di domenica. Oggi in scena Costantino De Blasi, studioso di economia e per curriculum abituato a bazzicare faccende finanziarie e per passione la politica e la società oltre ad aver insegnato. Detta passione lo ha portato ad essere nella Fondazione de i 500, con altre figure come Michele Boldrin, Sandro Brusco e Alberto Bisin, “fondazione che vuole contribuire allo sforzo per fermare il declino del nostro Paese e renderlo capace di confrontarsi con le sfide di questo secolo”: mission impossible nei fatti, ma se nessuno ci prova la palude della commiserazione è l’unico orizzonte che si apre non vi sembra? Ma non pago troviamo Costantino attivissimo con “Liberi oltre” che ieri ha organizzato una riuscitissima manifestazione in quei di Bologna, manifestazione che ricorda l’orrore dell’Holodomor, ovvero  quando all’inizio degli anni 30 Stalin impose la collettivizzazione delle aziende agricole e la requisizione dei raccolti. Chi si fosse opposto alla requisizione dei prodotti agricoli sarebbe stato condannato alla reclusione, alla deportazione o alla morte. La carestia conseguente e le misure repressive del governo russo produssero in Ucraina circa 4 milioni di morti. Un genocidio, riconosciuto a livello internazionale.

Oggi una banda di criminali russi al comando di un uomo senza prospettive, Vladimir Putin, persegue lo stesso obiettivo: annientare milioni di uomini e donne ucraine e giustamente si è manifestato per l’evidente attualità e necessità di ravvivare la memoria dell’Holodomor. Insomma Costantino è un agitatore di folle e di idee, un irrequieto, e come è venuto in contatto con Mr Pian Piano? La musica ovviamente e Kate Bush (ne abbiamo parlato qui), comune passione a cui il vostro ha dedicato una monografia. L’uomo sembra uscito da un film di frikettoni di fine anni 60, primi 70 e con un cappello da cow boy lo vedrei bene in “Easy Rider” accanto a Robert Fonda ed a Dennis Hopper. Politicamente ci accomuna un intendimento forte e assai poco diffuso in Italia: postfascismo e postcomunismo non sono ricette per tenere in piedi il paese e mentre il primo si è palesato nel suo autoritarismo sanguinario e razzista, il secondo, il comunismo, è ancora visto come orizzonte positivo per risollevare il popolo e garantire la redistribuzione della ricchezza. Tornare all’Holodomor è anche tornare alla consapevolezza che il comunismo è e resta un incubo autoritario e altrettanto sanguinario.

Musicalmente nella scaletta di Costantino siamo in un eclettismo sfrenato, viaggiando tra i decenni, con scelte raffinate di chi mastica musica con passione, consapevolezza e continuità, senza chiudersi nella propria adolescenza/giovinezza. Cosa ci raccontano queste scelte? Abbiamo brani lunghi, anzi suite, come Echoes dei Pink Floyd o la lirica Epitaph dei King Crimson o l’infiammabile Firepower di Fripp e Sylvian e quindi c’è pazienza e determinazione, oltre ad un desiderio di perdersi. Spesso l’arte ci viene incontro come una superficie incandescente e riusciamo ad avvicinarla per pochi minuti per poi allontanarci, come di fronte ad un impatto con il sublime che al contempo attira e respinge. Ebbene il nostro uomo di oggi si immerge anche a lungo nei suoni che ama, gli piace perdersi e appunto con pazienza imboccare strade poco note o sconosciute con la determinazione di chi è curioso assai. Su un piano sonoro è uno scalatore e non teme le asperità, i sapori inconsueti con  Bjork e Radiohead esploriamo infatti le musiche più sperimentali di questi grandi innovatori, Bjork forse nel suo album più bello con il compianto Mark Bell a plasmare suoni “mai visti”.

Altra caratteristica della scaletta è il lirismo che la abita a denunciare un’emotività variegata, la disponibilità a stare nell’intensità, che non è di tutti. Molti umani la temono l’intensità del magnifico brano dei Massive Attack e dell’altrettanto magnifico video con Cate Blanchett, un discorso anche sull’amore, la morte e l’impermanenza con cui è facile commuoversi…Ci fermiamo qui e andiamo a goderci nei particolari l’ottima scaletta di Mr De Blasi:

1) Bjork – Unravel
2) Radiohead – Bloom
3) Pink Floyd – Echoes
4) Led Zeppelin – Starway to Heaven
5) Firepower – David Sylvian e Robert Fripp
6) Epitaph – King Crimson
7) Fazer –  White Sedan
8) Massive Attack – The Spoils
9) Mogwai – Killing All The Files
10) Like a Rolling Stones – Bob Dylan

exit  Concerto per violino BMW1041  J.S.Bach

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Desiderate qualcosa di diverso dalle musiche pensate per noi da Costantino De Blasi? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Non vi resta che calarvi in un nuovo viaggio e raggiungere a piedi il bar “Piano Inclinato” dove durante la settimana si parla d’economia, mentre al sabato ed alla domenica, letteratura, musica e scienza occupano il locale. Il padrone di casa Alieno Gentile sarà lieto di accogliervi. Se volete scoprire in dono altre monografie e playlist curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti avete ben tre opzioni!

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Pubblicato da Mr Pian Piano

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