ULTIM’ORA LAVORO – “Prego si sieda e mi dia la borsa”: approvato il nuovo protocollo anti privacy | Al colloquio ci frugano dentro

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Il test della borsa (foto di Lum3n da pexels) - pianoinclinato.it

Adesso al colloquio di lavoro ti chiedono di aprire la borsa e ci frugano dentro. Il tuo futuro dipende da quello che ci tieni dentro.

Ti è mai capitato di andare a un colloquio e sentirti chiedere di aprire la borsa? No, non è uno scherzo, potrebbe succederti davvero.

Negli ultimi tempi alcuni datori di lavoro hanno iniziato a usare un metodo decisamente fuori dal comune per valutare i candidati: il famoso “test della borsa”. Sì, proprio così, ti chiedono di mostrare cosa tieni dentro per capire se vai bene per quel lavoro.

Una ragazza ha raccontato, come riporta focus.de,  che è successo ad un’amica. E che dopo quella perquisizione non ha ottenuto il lavoro. Una storia che ha scatenato un mare di critiche.

Molti sostengono che questo test è decisamente fuori luogo e pure un po’ sessista, visto che di solito viene proposto solo alle donne. Ci si chiede: ma se una non ha la borsa? O se è un uomo? Che succede? Ma soprattutto, perché? Proviamo a rispondere a questa domanda.

Lavoro: per assumerti ti frugano nella borsa

L’idea dietro a questo “test” è curiosa: vedere quanto sei organizzato, cosa porti con te e, in qualche modo, scovare dettagli nascosti sulla tua personalità. Sembrerebbe un modo alternativo per capire se sei preciso o meno, ma a molti questa pratica fa venire l’orticaria perché entra pesantemente nella privacy.

Dietro poi c’è anche un altro problema, spiegano su aufeminin.com: pare che vogliano misurare quanto sei disposto a farti “mettere sotto”, a piegarti pur di piacere al capo. In poche parole, il test della borsa sarebbe un modo nascosto per capire se sei abbastanza “docile” e disponibile a tutto, anche a rinunciare ai tuoi limiti personali.

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Colloquio di lavoro (Foto di Tim Gouw su Unsplash) – pianoinclinato.it

Un test tutto nuovo, ma che fa discutere

Certo capire come è fatto un candidato serve, ma c’è modo e modo. Frugare nelle tasche di qualcuno durante un colloquio suona più come una invasione che come una verifica delle tue capacità. La linea tra curiosità e mancanza di rispetto, in questi casi, è davvero sottile. E poi, diciamolo: un colloquio dovrebbe essere un dialogo, uno scambio, non un momento in cui ti senti sotto esame per cose che non c’entrano col lavoro. Se ti fanno aprire la borsa, forse è il caso di chiedersi se vale davvero la pena.

Ricorda sempre che hai il diritto di dire “no” a domande troppo invasive. Mantenere la propria privacy è fondamentale, anche quando stai cercando lavoro. Insomma, il “test della borsa” è un segnale d’allarme: attenzione a chi mette il piede troppo dentro la tua vita, soprattutto quando non è il momento. Un colloquio deve essere serio, ma soprattutto rispettoso. Se non è così, puoi sempre scegliere di tirarti indietro.