Carabinieri, da ora un corpo d’élite: per il concorso servirà la laurea | Nemmeno al Mossad sono cosí fiscali

Carabienieri (web) - pianoinclinato.it

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L’Arma dei Carabinieri eleva i suoi standard a livelli senza precedenti, passare il concorso diventa davvero difficile ora.

Non più solo forza, onore e dedizione, ma anche un’intellettualità spiccata, un bagaglio culturale profondo che distingue i suoi membri.

Se pensavate di conoscere i requisiti per entrare a far parte di questo corpo d’élite, preparatevi a ricredervi.

Una nuova era sta per iniziare, e l’accesso sarà riservato a pochissimi, i veri campioni.

Stiamo parlando di una selezione talmente rigorosa da far impallidire i concorsi più difficili. Siete pronti a scoprire il nuovo volto dei Carabinieri e le sfide che attendono chi sogna di vestire la divisa?

Grandi novità

L’Arma dei Carabinieri ha indetto un concorso interno, per titoli ed esami, per l’ammissione all’8° corso superiore di qualificazione (2025-2026), che prevede l’arruolamento di 255 Allievi Marescialli. Questa iniziativa segna un punto di svolta significativo. I posti sono suddivisi tra diverse categorie: 139 per Vice Brigadieri e Brigadieri del ruolo Sovrintendenti (con sottocategorie per il ruolo Forestale e specializzati in “tutela forestale, ambientale e agroalimentare”), e 116 per Appuntati e Carabinieri in servizio permanente (anche qui con distinzioni per il ruolo Forestale e specialisti). Il bando è chiaro: l’obiettivo è innalzare il livello di preparazione e professionalità.

Per accedere a questo concorso d’élite, i militari dell’Arma devono soddisfare una serie di requisiti rigorosi. Oltre ad essere in servizio permanente e aver prestato servizio nel ruolo per almeno quattro anni, è fondamentale l’idoneità al servizio militare incondizionato e l’assenza di sanzioni disciplinari gravi nell’ultimo biennio. Non devono aver riportato qualifiche inferiori a “nella media” e non devono essere stati dispensati da corsi precedenti per Allievo Maresciallo. Sono inoltre escluse le condanne per delitti non colposi e i procedimenti penali in corso.

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Ora serve la laurea

Ma la novità più rilevante riguarda i titoli di studio. Se per i candidati provenienti dal ruolo Sovrintendenti è richiesto un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, per i candidati che appartengono al ruolo Appuntati e Carabinieri le richieste si fanno molto più specifiche. È indispensabile il possesso di una laurea in L-14 “Scienze dei servizi giuridici”, L-36 “Scienze politiche e delle relazioni internazionali”, LMG01 “Giurisprudenza” o LM-52 “Scienze Politiche”, rilasciate esclusivamente da Università degli Studi, statali e non statali legalmente riconosciute.

Il percorso di selezione è articolato e impegnativo. Le prove d’esame includono una prova scritta (100 quesiti a risposta multipla su cultura generale, informatica, logica e materie professionali specifiche per i diversi ruoli), accertamenti psicofisici e attitudinali, una prova orale (interrogazione su argomenti specifici), e una prova facoltativa di lingua straniera, oltre alla valutazione dei titoli di merito. La severità del concorso è tale che solo un numero esiguo di candidati riuscirà a superarlo, con un rapporto stimato di un ammesso su 1500 partecipanti, rendendo di fatto i futuri Marescialli dei Carabinieri un vero e proprio corpo d’élite.