Smartphone: queste sono le informazioni su di te nascoste nelle tue app | Disinstalla subito quelle fatte così

app che spiano

Le app che ti spiano (Foto di Pexels da Pixabay) - pianoinclinato.it

Lo smartphone ti spia, e  non come immagini. Adesso sono direttamente le app a farlo, quelle che usi ogni giorno. 

Ti è mai capitato di parlare con un amico di una marca di scarpe… e, pochi minuti dopo, ritrovarti quelle stesse scarpe tra le pubblicità su Instagram? Oppure di ricevere offerte mirate, fin troppo precise, su luoghi in cui sei appena stato? A quel punto la frase scappa da sola: “Ci ascoltano!”. Il sospetto diventa quasi certezza.

In realtà, non è detto che ti stiano ascoltando. La verità è ancora più inquietante: non ne hanno bisogno. Oggi non serve nemmeno il microfono per sapere chi sei, dove vai, cosa ti piace e persino con chi sei. A quanto pare, basta solo il tuo telefono, o meglio: le app che ci installi dentro.

Negli ultimi anni sono emerse inchieste, ricerche universitarie e testimonianze che raccontano tutte la stessa cosa: il nostro smartphone è una finestra sempre aperta sulla nostra vita privata, e spesso non siamo noi a tenerla spalancata, ma app di terze parti, apparentemente innocue, che si comportano come veri e propri strumenti di sorveglianza.

L’inquietudine cresce se consideriamo che non sappiamo nemmeno quali app lo fanno, né cosa esattamente raccolgano, perché non sono solo quelle “sospette”, ma anche quelle che usiamo ogni giorno.

Smartphone: anche le app che usi ogni giorno ti spiano

La posizione è una delle informazioni più preziose per chi lavora nel mondo dei dati. Dove vai, quanto resti in un luogo, quali negozi visiti, se frequenti un fast food o una libreria; tutto questo viene registrato anche se non hai mai attivato il GPS.

Come? Come spiega elpais.com, grazie a un mix di Wi-Fi, Bluetooth e, in sostanza,  piccoli frammenti di codice nascosti nelle app: si chiamano SDK (Software Development Kit). Per spiegare in parole semplici il concetto che semplice non è, questi pacchetti vengono integrati da chi sviluppa le app per risparmiare tempo e lavoro. Ma molti SDK contengono funzioni invisibili all’utente, che servono a una sola cosa: tracciarti.

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Lo smartphone sa quello che fai (Foto di Edar da Pixabay) – pianoinclinato.it

Sanno sempre  dove ti trovi

Uno studio ha scoperto almeno 52 SDK “spioni” in quasi 10.000 app, distribuite complessivamente su oltre 55 miliardi di dispositivi. Sì, miliardi. Queste app possono captare i segnali Bluetooth nei luoghi che visiti, capire dove ti trovi anche in ambienti chiusi (come ospedali, cliniche, librerie), registrare gli hotspot Wi-Fi a cui ti connetti e associare tutto questo al tuo profilo pubblicitario.

E il bello – o meglio, il brutto – è che spesso non sono le app stesse a usare queste informazioni, ma società di marketing esterne, che raccolgono dati da milioni di utenti per profilare, vendere e rivendere informazioni sui luoghi che frequenti e persino sulle persone con cui vieni a contatto. Non è fantascienza. È quello che già avviene. E la cosa più inquietante è che basta che tu abbia installato un’app qualsiasi con uno di questi SDK per essere tracciato, anche senza far nulla. Quindi  il tuo telefono non ti ascolta: ti osserva in silenzio. E la vera domanda è: quali app hai installato che non dovresti mai aver scaricato, visto che nessuno ne ha rivelato i nomi?