Piano Welfare 2025: già pronti gli assegni da 850€, Calderone sgancia la bomba | “Il secondo reddito ve lo passa lo Stato”

Assegno anziani INPS

Assegno anziani INPS- Foto di Kampus Production da Pexels-PianoInclinato.it

In arrivo un aiuto più che concreto per le persone non autosufficienti: ecco in cosa consiste il nuovo contributo mensile INPS dedicato alle spese di assistenza attivo da quest’anno.

Dal 2025 è entrata in vigore una delle misure più attese del nuovo piano Welfare, che ha l’obiettivo di offrire un aiuto concreto ad una particolare categoria di italiani.

Si tratta di un contributo mensile che arriva fino a 850 euro ed è gestito dall’INPS e si pone come risposta al crescente bisogno di assistenza continuativa per gli over 80 non autosufficienti.

Molto spesso queste persone si distinguono per i redditi bassi e per l’assenza di una rete familiare di supporto. In questo caso c’è bisogno di una vera e propria “integrazione di accompagnamento”.

Il contributo è erogato solo a fronte di spese documentate e tracciabili ed è previsto anche il riconoscimento di arretrati, a condizione che siano presentate le prove delle spese sostenute nei mesi precedenti alla richiesta.

Assegno per anziani bisognosi di assistenza: i requisiti per ottenerlo

L’INPS, con il messaggio n. 1401 del 5 maggio 2025, ha chiarito requisiti, modalità di accesso e canali di presentazione della domanda. Per richiedere l’assegno bisogna aver compiuto almeno 80 anni, avere un ISEE pari o inferiore a 6.000 euro e trovarsi in condizioni di grave bisogno assistenziale certificate dall’Istituto. Bisogna, inoltre, essere già beneficiario dell’indennità di accompagnamento, oppure rientrare tra coloro che ne hanno diritto.

La domanda si presenta esclusivamente online e si può inoltrare dal mese del compimento dell’ottantesimo anno di età, tramite il portale INPS o con l’assistenza dei patronati. La misura è vincolata al mantenimento continuo dei requisiti. Periodicamente gli uffici territoriali dell’ente previdenziale controlleranno la rispondenza dei requisiti. Il contributo sarà disponibile a partire dal mese di presentazione della domanda.

Integrazione accompagnamento 80 anni
Integrazione accompagnamento 80 anni- Foto di Andrea Piacquadio da Pexels-PianoInclinato.it

Come richiedere gli arretrato per l’integrazione di accompagnamento

Oltre all’importo mensile, è possibile ottenere gli arretrati per i mesi precedenti all’erogazione ordinaria, come riportato da Brocardi.it. Per richiederlo bisogna inviare all’INPS, entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda, una documentazione che certifichi le spese effettivamente sostenute. Se la persona che ha diritto al bonus si avvale di lavoratori domestici, è necessario presentare contratti e buste paga firmate.

In alternativa, per i servizi professionali, vanno allegate le fatture elettroniche o ricevute con prova di pagamento. Le due modalità sono alternative e non possono essere cumulate nello stesso mese. Tutta la documentazione si carica in formato digitale tramite la sezione “Variazioni e integrazioni” dell’area riservata INPS. L’attivazione della funzione sarà comunicata direttamente dall’Istituto.