Polstrada conferma – Massacro REVE, al posto di blocco è il primo documento che chiedono | I 60 giorni per mettersi in regola scadevano oggi
Controllo (foto di Kindel Media da pexels) - pianoinclinato.it
Polstrada: se ti ferma e non hai il REVE ti massacrano al primo posto di blocco. Procurati il documento se non vuoi pagare una multa salata.
Controlli sempre più serrati sulle strade. E chi non è in regola rischia di affrontare conseguenze molto serie.
C’è un’informazione importante che molti ignorano e che potrebbe passare inosservata: chiunque non abbia adempiuto a un certo obbligo potrebbe ritrovarsi a dover affrontare multe elevate, fermo amministrativo e altri sanzioni che potrebbero creare parecchi problemi.
Il conto alla rovescia è terminato, e ora i trasgressori devono fare i conti con le forze dell’ordine che hanno già confermato che al posto di blocco verrà richiesto il REVE per verificarne la regolarità. La legge è chiara, e chi non rispetta le scadenze può trovarsi in situazioni difficili.
Questa normativa riguarda moltissimi automobilisti, e se non sei preparato potrebbe costarti molto caro. Ma di cosa si tratta? Cos’è questo REVE? Scopriamolo.
Polstrada: senza REVE sono guai
Di cosa stiamo parlando? La questione riguarda un obbligo preciso che ha anche una scadenza. La legge impone che tutti quelli che si trovano in Italia da più di 60 giorni con un automezzo con targa straniera debbano registrarlo al REVE, Registro Veicoli Esteri. Un modo per monitorare la situazione dei veicoli stranieri nel nostro Paese, in pratica.
Quello che non tutti sanno tra l’altro è che tale obbligo si applica non solo a chi possiede un veicolo con targa estera, ma anche a chi pur non essendone il proprietario, ne fa uso. In questi casi è necessario che il conducente abbia un documento che indichi chi ne ha concesso l’uso a chi, e per quanto tempo. Tale documento deve essere sempre tenuto a bordo.
Il tempo potrebbe essere scaduto
Inoltre se il veicolo con targa estera viene utilizzato in Italia per più di 30 giorni anche non continuativi nell’arco di un anno solare, il titolo e la durata della disponibilità devono essere registrati al P.R.A.
Come riporta l’articolo 93-bis del Codice della Strada: “Chiunque […] circola con un veicolo per il quale non abbia effettuato la registrazione ivi prevista ovvero non abbia provveduto a comunicare le successive variazioni di disponibilità o il trasferimento di residenza o di sede, e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 712 a euro 3.558”. Esistono delle eccezioni, come nel caso di chi risiede nel Comune di Campione d’Italia o per i dipendenti pubblici che lavorano all’estero, ma la stragrande maggioranza dei residenti in Italia è tenuta a mettersi in regola. Se non lo hai ancora fatto, è arrivato il momento di farlo, prima che sia troppo tardi.