Giorgetti conferma: sbloccato il nuovo bonus affitti, da ora il 98% lo mette lo Stato | Tu paghi solo 15€ al mese

Bonus affitti- foto di RDNE Stock project da Pexels-PianoInclinato.it
Prendere casa in affitto costa sempre di più e si moltiplicano le iniziative concrete per favorire i cittadini italiani, e non solo, nella possibilità di trovare un’abitazione.
L’affitto è una spesa importante che pesa sul reddito degli italiani, soprattutto di quelli che vivono nelle grandi città per studiare o lavorare, da soli o con la famiglia.
A Milano, Roma, Firenze e Bologna i canoni per una stanza singola superano ormai i 500 euro mensili, mentre l’affitto di un bilocale può superare facilmente i 1.000 euro.
Questa situazione sta spingendo famiglie, studenti e lavoratori precari alla totale preoccupazione e ci si chiede se il Ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, abbia intenzione di intervenire.
La richiesta è quella di rivedere i meccanismi di sostegno pubblico all’affitto pensando a nuove misure più incisive e a veri e propri bonus che sostengano l’esborso di denaro.
Affitto a 15 euro: l’esperienza esemplare di questa località che fa da apripista
Dal cuore dell’Andalusia, precisamente a pochi chilometri da Siviglia, arrivano degli spunti particolarmente interessanti. A Marinaleda, un comune di circa 2.700 abitanti, vivere costa meno di un caffè al giorno, come riportato su Facebook da QuelCheNonSapevi. In questa località gli affitti ammontano simbolicamente a 15 euro al mese, grazie a un sistema collettivo nato dalle lotte agricole degli anni Ottanta. Le case vengono costruite dagli stessi abitanti del luogo con il sostegno delle autorità locali. Il Comune, infatti, fornisce materiali e progetti.
La proprietà delle abitazioni resta pubblica e non è possibile vendere o affittare a terzi. La terra che circonda le case è coltivabile e gestita da una cooperativa agricola che garantisce lavoro equamente retribuito. In questo modo si elimina la speculazione immobiliare, si riducono e diseguaglianze e si fa da collante per la comunità.
Le iniziative contro il caro affitti in Italia: quali e quante sono
In Italia, invece, cosa succede? Non tutti sanno che anche qui esistono opportunità per ridurre il peso economico dell’affitto. A Napoli, ad esempio, il progetto “Bene Comune” ha permesso a diversi nuclei familiari di vivere in immobili confiscati alla criminalità organizzata, gestiti da cooperative sociali. A Torino, alcuni esperimenti di cohousing promossi da fondazioni private e pubbliche amministrazioni hanno dimostrato che è possibile condividere spazi, abbattere i costi e creare reti di mutuo supporto.
In Emilia-Romagna, poi, ci sono alcune amministrazioni che offrono contributi fino all’80% del canone per famiglie in difficoltà. Manca, però, un meccanismo a livello nazionale che supporti e sostenga le famiglie italiane alle prese con il caro affitti.