Dichiarazione dei redditi, l’Agenzia conferma tutto: “inviati i controlli in garage” | Se il valore supera i 250€ devi aprire la p.iva

Porta di garage (foto di Bingqian Li da pexels) - pianoinclinato.it
Agenzia delle Entrate parte con i controlli anche in garage. Adesso se ti trovano fuori posto con un valore alto devi aprire la partita iva.
Il momento della dichiarazione dei redditi è sempre un momento di incertezza, almeno per alcuni. La paura di sbagliare, di omettere o anche di aggiungere qualcosa c’è sempre.
Ecco perché è sempre preferibile affidarsi a qualcuno di competente. L’errore è dietro l’angolo. Senza contare che spesso le norme cambiano e magari non ce ne accorgiamo.
Negli ultimi mesi per esempio alcuni controlli sono partiti da luoghi del tutto insospettabili: garage, cantine, soffitte.
E chi viene trovato non in regola e con un valore superiore a 250 euro si becca una multa: avrebbe dovuto aprire una partita iva. Ma come? Scopriamo i dettagli.
Dichiarazione dei redditi: controlli in garage
C’è chi lo fa per passione, chi per passare il tempo, chi per guadagnare qualcosa in più senza troppe pretese. Ma oggi anche le attività più piccole finiscono sotto la lente d’ingrandimento. E la linea tra hobby e lavoro, ormai, è più sottile che mai.
Anche se non hai un negozio fisico, quello che fai può comunque essere considerato un’attività commerciale. Soprattutto se vendi regolarmente e i guadagni iniziano a crescere. Non basta più dire “lo faccio per hobby”. Ecco perché, accanto alla classica dichiarazione dei redditi, sono partiti nuovi accertamenti. L’obiettivo? Verificare chi opera ancora nell’ombra e non ha mai pensato di mettersi in regola.
Così devi aprire la partita iva
In Italia, come ricorda quifinanza.it, esiste una soglia ben precisa: 250 euro. È il valore massimo che può avere ciascun prodotto venduto da chi si definisce “hobbista”. Oltre quella cifra, e se la vendita non è più occasionale, serve la partita IVA. Secondo la normativa infatti per essere considerato un vero “appassionato” e non un venditore, è necessario rispettare due condizioni principali: i prodotti devono essere di modico valore (sotto i 250€) e le vendite devono essere sporadiche e non continuative.
Se partecipi a un paio di mercatini l’anno, sei ancora nei limiti. Ma se inizi a vendere ogni settimana, oppure hai una produzione costante anche solo online, non puoi più essere considerato un semplice hobbista. E il rischio è quello di incorrere in sanzioni fiscali. La buona notizia? Aprire una partita IVA non vuol dire necessariamente versare da subito i contributi all’INPS. Esistono regimi fiscali semplificati, pensati proprio per chi inizia un’attività in modo autonomo. L’importante è sapere dove finisce la passione e dove inizia il lavoro. E mettersi in regola.