Riforma Codice della Strada: semafori “solo precedenza”, ti salti il rosso pieno e non ti multano | Salvini ha già firmato

Semaforo rosso- foto di Darius Krause da Pexels-PianoInclinato.it
Una novità in Europa accende il dibattito sulle norme stradali: ci sono alcune categorie di mezzi di trasporto autorizzati a passare anche con il rosso, ma a una condizione precisa.
La riforma del Codice della Strada porta con sé una novità che sta già facendo discutere: l’introduzione dei cosiddetti “semafori solo precedenza” per i ciclisti.
Si tratta di segnali stradali che consentono alle biciclette di attraversare un incrocio anche con semaforo rosso, a patto che non vi siano veicoli in arrivo o pedoni in attraversamento.
Il principio, già operativo in altri Paesi europei, si fonda sulla responsabilità diretta del ciclista, che deve rallentare e assicurarsi che il passaggio sia sicuro.
La deroga, che è regolata da segnaletica dedicata, si inserisce in un contesto di revisione più ampia della mobilità urbana e della convivenza tra i diversi utenti della strada.
Semaforo rosso per i ciclisti: come ci si comporta in Spagna
In Spagna, come in Francia e in alcune città tedesche, il sistema di passaggio al semaforo è già realtà, come riportato da ElDebate.com. Una segnaletica triangolare gialla, spesso accompagnata da una freccia direzionale, informa i ciclisti che possono procedere anche con il rosso, purché garantiscano la precedenza a chi ha diritto di passaggio.
Le autorità spagnole, per esempio, hanno chiarito che la misura non esenta i ciclisti da responsabilità: la precedenza ai pedoni è obbligatoria e l’inosservanza comporta sanzioni. Anche in Italia si valuta l’introduzione di questa novità in via sperimentale, soprattutto in città dove la mobilità ciclistica è in forte crescita. In questo modo si intende incentivare proprio l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile e “saltatraffico”.
Diritti e doveri dei ciclisti: il rispetto delle regole per tutti gli utenti della strada
Nel frattempo, il dibattito sulla sicurezza dei ciclisti continua a occupare il centro della scena. In Spagna, la Dirección General de Tráfico (DGT) ha già introdotto l’obbligo per i conducenti di mantenere una distanza minima di 1,5 metri nel sorpasso delle biciclette, per prevenire incidenti e migliorare la convivenza su strada.
Allo stesso tempo, però, i ciclisti sono stati richiamati al rispetto del Codice: non possono usare i marciapiedi né attraversare le strisce pedonali in sella. In pratica non possono comportarsi come se fossero dei pedoni, ma devono rispettare precise norme. In questo modo si intende creare un equilibrio tra diritti e doveri per tutti gli utenti della strada. L’obiettivo è ridurre le infrazioni, aumentare la consapevolezza e rafforzare una mobilità più sostenibile ma anche più responsabile.