REGALATA – INPS CONFERMA: in pensione con 5 anni di contributi a 750€ al mese | La ‘Minima’ ai massimi storici

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Pensionata- Foto di Mikhail Nilov da Pexels-PianoInclinato.it

Un’opportunità reale per chi ha versato pochi anni di contributi: ecco come funziona il pensionamento contributivo e chi può beneficiarne.

Il sistema previdenziale italiano è complesso e spesso percepito come inaccessibile, ma non tutti sanno che esistono possibilità di pensionamento poco note.

Si può andare in pensione anche con soli 5 anni di contributi, mettendo in pratica la normativa attuale e confermata dall’INPS, valida anche nel 2025.

Tra le varie opportunità spicca la Pensione di Vecchiaia Contributiva, destinata a chi ha iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995.

Questa forma previdenziale consente l’accesso alla pensione al compimento dei 71 anni, con almeno 5 anni di contribuzione effettiva.

Andare in pensione con 5 anni di contributi: quando e come è possibile

Esiste un ulteriore canale che permette l’accesso alla pensione con soli 5 anni di versamenti. Si tratta, come riportato da TraderLink, del Fondo INPS dedicato a casalinghe e casalinghi. Questo fondo è aperto a chi svolge attività domestica non occasionale, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, come definito dall’INAIL. L’adesione è volontaria, ma consente il ritiro dal lavoro a partire dai 57 anni, a condizione che l’importo maturato raggiunga almeno l’1,2 volte l’assegno sociale.

Inoltre, in caso di inabilità permanente, è possibile accedere alla prestazione anche prima. La liquidazione dell’assegno, però, resta vincolata al raggiungimento di determinate soglie. In questo modo si evita che la pensione risulti troppo bassa rispetto al minimo vitale stabilito per legge. Questo strumento si presenta quindi come un’opportunità concreta per chi ha svolto attività non retribuite all’interno del nucleo familiare.

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Pensionati- Foto di Marcus Aurelius da Pexels-PianoInclinato.it

A quanto ammonta l’assegno di pensione di chi ha versato 5 anni di contributi

Ottenere una pensione mensile da circa 750 euro con soli 5 anni di contributi è, quindi, tecnicamente possibile, come dimostrato dalle specifiche normative che lo prevedono. Accedere a questo beneficio, però, richiede una condizione precisa che si esplica in un versamento contributivo molto elevato. Con un reddito annuo vicino ai 90mila euro e contributi annui pari a 29.700 euro per cinque anni consecutivi, è possibile raggiungere un montante sufficiente a garantire un assegno di quasi 9.700 euro annui.

Il segreto è nel coefficiente di trasformazione applicato a chi si ritira a 71 anni, che oggi si attesta al 6,510%. Per i redditi più bassi, l’unica possibilità di avvicinarsi a quella cifra mensile è l’accesso alla maggiorazione sociale, l’”incremento al milione”. Questa particolare forma contributiva consente di integrare l’assegno fino a circa 739,83 euro, ma solo nel caso in cui sussistano i requisiti patrimoniali e familiari previsti dalla normativa vigente.