ULTIM’ORA PATENTE – dal 1° luglio corso obbligatorio di aggiornamento | Si torna a scuola guida
Scuola guida (Foto di Bas Peperzak su Unsplash) - pianoinclinato.it
Patente: cambia tutto, di nuovo. Arriva da luglio l’obbligo di seguire un corso di aggiornamento. Insomma, si torna a Scuola Guida.
Per molti è un’abitudine. Si sale sul mezzo, si accende il motore e si parte. Lo si fa ogni giorno, magari da anni, senza pensarci troppo. Ma ora qualcosa sta cambiando.
Sta per scattare un nuovo obbligo legato alla patente, e riguarda una platea vastissima di guidatori. Non è una tassa, non è un rinnovo, ma qualcosa che in molti non si sarebbero mai aspettati.
Dal primo luglio chi è al volante dovrà affrontare un passaggio obbligato. Si torna in aula, con tanto di firma all’ingresso e controllo all’uscita. Un ritorno alla scuola guida, ma con un significato molto diverso.
E una cosa è certa: chi non rispetterà le nuove disposizioni, rischia di perdere molto più di qualche punto.
Ultim’ora patente: arrivano i corsi di aggiornamento
C’è una data, c’è un obbligo, e c’è anche una novità che potrebbe arrivare presto da noi. Perché il modello, già operativo altrove, sembra destinato a fare scuola anche altrove. Letteralmente.
Dal 1° luglio, svela automotorinews.it, tutti i conducenti di mezzi pubblici e privati saranno obbligati a frequentare un corso di aggiornamento periodico, una vera e propria “scuola guida 2.0”, pensata per chi guida per lavoro. Non si tratta solo di un ripasso delle regole stradali, ma di un percorso strutturato su sicurezza, gestione dei rischi e nuove competenze da applicare ogni giorno, alla guida.
Sono obbligatori e non puoi evitare
Ogni autista quindi, che si tratti di un camionista, un tassista o un conducente di autobus, dovrà partecipare ogni cinque anni a una sessione formativa obbligatoria, riconosciuta dalle autorità. Il corso potrà essere svolto in una sola giornata oppure suddiviso in due o tre appuntamenti, con identificazione personale all’ingresso e all’uscita. Niente scorciatoie, niente firme di comodo: o lo fai, o sei fuori.
Il Ministero dei Trasporti del Perù – è questo il Paese interessato, per ora – ha reso pubbliche le modalità operative del corso, ma l’idea ha fatto subito parlare anche in Europa. Perché l’obiettivo è chiaro e valido ovunque: ridurre il rischio, prevenire gli incidenti, e alzare il livello della professionalità al volante. E mentre altrove si inizia, da noi la questione resta sospesa. Ma per quanto ancora? In Italia, i corsi obbligatori per autisti esistono già, ma spesso passano in sordina o non vengono aggiornati da anni. Ecco perché quello che accade in Sud America suona quasi come un avvertimento: il volante non è solo un lavoro, è una responsabilità. E ogni tanto, per guidare meglio, bisogna tornare in aula.