UFFICIALE SALVINI – MEDICINE: “Vietate al volante dai 65 anni in su”, tachipirina come ecstasy per questi automobilisti | Patente sospesa e multa da infarto
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Un farmaco comune, che magari avete nel vostro comodino, potrebbe trasformarsi in un proibito elisir al volante.
Immaginatevi alla guida, sereni, quando un improvviso giro di vite legislativo vi coglie impreparati.
Le nuove direttive promettono sanzioni pesantissime, capaci di togliere il sonno a molti.
Ma chi sono i veri bersagli di questa stretta e quali farmaci finiranno sotto la lente d’ingrandimento?
Scoprirete che persino un banale antidolorifico potrebbe avere conseguenze legali devastanti.
Patente sospesa direttamente
La sospensione della patente di guida è una sanzione amministrativa accessoria applicata quando il conducente viola le norme del Codice della Strada. La durata varia a seconda della gravità dell’infrazione. Esiste anche la sospensione a tempo indeterminato, che scatta se, durante gli accertamenti sanitari per la conferma di validità o la revisione della patente, si riscontra una temporanea perdita dei requisiti fisici e psichici previsti dall’articolo 119. In questi casi, la patente resta sospesa finché l’interessato non presenta un certificato della Commissione Medica Locale che attesti il recupero dell’idoneità. Questo sottolinea l’importanza dell’idoneità psicofisica continua per la sicurezza alla guida.
Nei casi di sospensione a tempo indeterminato, la decisione spetta agli uffici competenti del Dipartimento per i Trasporti Terrestri. Negli altri casi, la patente viene sospesa dal Prefetto del luogo di residenza del titolare. Il Prefetto comunica immediatamente il provvedimento agli uffici competenti del Dipartimento per i Trasporti Terrestri tramite un sistema informatico integrato. Questo garantisce che tutte le informazioni siano centralizzate e aggiornate in tempo reale. Il provvedimento di sospensione della patente, quando dovuto alla perdita temporanea dei requisiti fisici e psichici, è un atto definitivo, con effetto dal 1° settembre 2003. Le modifiche legislative hanno anche stabilito che i provvedimenti di sospensione e revoca della patente, derivanti dalla perdita dei requisiti, possono essere adottati dal Prefetto anche per certificazioni sanitarie rilasciate prima del 1° ottobre 1995.
Le possibili nuove direttive
Una nuova e specifica direttiva potrebbe interessare gli automobilisti dai 65 anni in su, con un focus sull’uso di determinate medicine. Attualmente, la normativa generale non vieta esplicitamente la guida in base all’età o all’assunzione di farmaci comuni come la tachipirina, a meno che questi non compromettano i requisiti psicofisici, come accertato da una Commissione Medica Locale.
Se una tale direttiva dovesse diventare ufficiale rappresenterebbe un cambiamento significativo nel Codice della Strada. Sarà cruciale monitorare eventuali sviluppi normativi per comprendere la reale portata di tali misure e il loro impatto sui conducenti più anziani e sull’uso di farmaci comuni.