INPS sblocca i fondi, 1.000€ il nuovo reddito di inclusione: fai richiesta marcando queste due crocette | Arrivano entro fine mese

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Immaginate un sostegno economico che vi aspetta, anche dopo aver perso il lavoro. Scopri subito come funziona.
Non stiamo parlando della solita indennità, ma di un bonus extra che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Mille euro, un aiuto concreto che può arrivare direttamente sul vostro conto, magari anche in aggiunta a ciò che già percepite.
Sembra un sogno, ma è una realtà concreta per molti ex lavoratori. Il segreto? Conoscere le giuste “crocette” da marcare e i tempi precisi per la richiesta.
Pronti a scoprire come ottenere questo inaspettato bonus che potrebbe arrivare entro la fine del mese? La chiave è a portata di mano.
Il bonus nascosto
Esiste un bonus, ancora poco conosciuto, che rappresenta una vera boccata d’ossigeno per chi ha perso il lavoro: si tratta del Sostegno al Reddito (SAR). Questo beneficio spetta a tutti i lavoratori che in precedenza erano impiegati con uno o più contratti in somministrazione, siano essi a tempo determinato, indeterminato o in apprendistato. Per chi non fosse familiare con il termine, un contratto di somministrazione è un rapporto di lavoro triangolare che coinvolge un’agenenzia per il lavoro (che assume il dipendente) e un’azienda o professionista (l’utilizzatore) presso cui il lavoratore svolge concretamente le proprie mansioni.
Alla cessazione di un rapporto di lavoro in somministrazione, il dipendente gode degli stessi diritti riconosciuti agli altri lavoratori, inclusa la possibilità di richiedere l’indennità di disoccupazione NASpI, se ne soddisfa i requisiti. Ma c’è di più: a determinate condizioni, spetta anche il Sostegno al Reddito (SAR), che nella migliore delle ipotesi riconosce un bonus una tantum fino a 1.000 euro. È fondamentale sottolineare che il SAR non è pagato dall’INPS, bensì da Forma.Temp, il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavori in somministrazione.
Le due “crocette” fondamentali
Per avere diritto al Sostegno al Reddito, è necessario essere disoccupati da almeno 45 giorni e trovarsi in una delle seguenti condizioni, che potremmo identificare come le “due crocette” fondamentali per la richiesta: aver maturato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore lavorate in caso di part-time verticale, misto o contratti con Monte Ore Garantito – MOG) nell’arco degli ultimi 12 mesi, a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione;
aver concluso la procedura in Mancanza di Occasioni di Lavoro (MOL) ai sensi dell’articolo 25 del CCNL Agenzie per il Lavoro; aver maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate) nell’arco degli ultimi 12 mesi, a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.
L’importo del Sostegno al Reddito varia in base ai requisiti soddisfatti. Per chi rientra nei punti 1 e 2, il contributo ammonta a 1.000 euro lordi. Se invece si rientra nel solo punto 3, il bonus si riduce a 780 euro. Questo sostegno, come accennato, si aggiunge alla NASpI, offrendo un ulteriore aiuto economico a chi si trova in un momento di transizione.