CIRCOLARE INPS – PENSIONE: se ti ritiri quest’anno perdi 7200€ all’anno | Ti tolgono un mucchio di quattrini
Pensione ritardata- Foto di SHVETS production da Pexels-PianoInclinato.it
Chi resta al lavoro guadagna di più: l’INPS rilancia l’incentivo per posticipare la pensione ed è davvero cospicuo il bonus previsto per chi sceglie di non ritirarsi.
La recente circolare INPS n. 102 del 16 giugno 2025 fa luce su un tema davvero importante per migliaia di lavoratori italiani che stanno pensando alla pensione.
Non tutti sanno, infatti, che esiste la possibilità di rinunciare temporaneamente alla pensione per ottenere un aumento netto in busta paga fino al momento del ritiro dal lavoro.
Secondo quanto stabilito e riportato da Brocardi.it, i dipendenti del settore privato che maturano i requisiti per la pensione anticipata possono richiedere di ricevere direttamente in busta paga la quota di contributi normalmente a loro carico.
Questo bonus è pensato per chi raggiunge i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2025 e decide di restare al lavoro sfruttandone i potenziali vantaggi.
Pensione rimandata: i contributi si trasformano in un aumento netto in busta paga
Di fatto i contributi, esentasse, si trasformano in un aumento mensile netto dello stipendio, senza alterare i contributi versati dall’azienda all’INPS. Il meccanismo ha lo scopo di incentivare il posticipo dell’uscita dal lavoro, soprattutto in un sistema pensionistico sempre più orientato alla sostenibilità a lungo termine. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’impatto economico per chi sceglie di rimanere al lavoro è tutt’altro che trascurabile. Per un lavoratore di 62 anni con un reddito lordo annuo di 40.000 euro, l’aumento netto stimato è pari a circa 575 euro al mese, per un totale di oltre 6.900 euro all’anno. La cifra potrebbe arrivare anche a 7.200 euro, a seconda della base imponibile individuale.
Bisogna ricordare, però, che questo incentivo si riduce progressivamente con l’età. Già a partire dai a 66 anni l’incremento annuo scende a poco più di 1.400 euro. La distanza dalla pensione di vecchiaia, infatti, condiziona direttamente l’efficacia dell’agevolazione. Si deve considerare anche l’effetto sul trattamento pensionistico finale: l’adesione al bonus comporta un leggero calo della quota contributiva, in quanto i contributi in busta paga non vengono accumulati all’INPS, ma erogati direttamente al lavoratore.
Come richiedere il bonus per i lavoratori che decidono di non andare in pensione
L’accesso al bonus non è automatico. I lavoratori interessati devono presentare una specifica domanda tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS alla propria area riservata. Dal menu “Pensione e Previdenza” bisogna poi selezionare la voce dedicata alla “Verifica del requisito di accesso all’incentivo di posticipo del pensionamento”. In alternativa, è possibile rivolgersi a Caf e Patronati.
Possono fare richiesta i lavoratori che maturano entro la fine del 2025 i requisiti per la Quota 103 (62 anni e 41 di contributi) o per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini, un anno in meno per le donne).