RIVOLUZIONE SANITÀ – Medico di base a pagamento, ora paghi per ogni visita, una tonsillite 100€ | Negli Stati Uniti spendono meno
Medico di base- Foto di MART PRODUCTION da Pexels-PianoInclinato.it
Accedere alle cura quotidiane sta diventando un lusso per gli italiani: ecco quanto si spende per alcune prestazioni erogate dal medico di base.
La figura del medico di base, pilastro della sanità territoriale italiana, sta attraversando un momento di profondo cambiamento che ha a che fare con il costo delle prestazioni.
Tradizionalmente gratuito per i pazienti iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, questo servizio rischia di trasformarsi a pagamento in diverse situazioni.
L’assistenza erogata dal medico di famiglia ha sempre rappresentato il primo contatto tra cittadino e sistema sanitario ma le cose potrebbero cambiare molto presto.
In un contesto caratterizzato da tagli alla spesa pubblica, carenze di organico e pressioni burocratiche crescenti, ci si ritrova a dover pagare tariffe anche superiori ai 100 euro.
Visite del medico di base: quando le prestazioni non sono gratuite
Bisogna precisare che le visite del medico di base continuano a essere gratuite solo per i pazienti iscritti al proprio elenco, come riportato da Consulcesi.it. In tutti gli altri casi l’assistenza può diventare molto costosa, come nel caso delle certificazioni per attività non agonistiche, delle richieste fuori orario, delle visite a domicilio non giustificate da un impedimento clinico reale. Secondo la norma attualmente valida il medico non è obbligato a prestare assistenza a chi non risulta tra i suoi assistiti. Nell’eventualità si presenti un paziente estero può applicare una tariffa libera.
Anche per il sabato e i giorni prefestivi vigono regole particolari: l’ambulatorio non è tenuto ad aprire ma permane l’obbligo di reperibilità per urgenze che sono spesso gestite a pagamento se il paziente non rientra nei criteri di gratuità. Si determina così un grave paradosso: in alcuni casi il costo sostenuto in Italia supera quello di una visita equivalente negli Stati Uniti, dove il sistema è integralmente privatizzato.
Prestazioni a pagamento del medico di famiglia: quali sono le conseguenze sul sistema sanitario nazionale
L’introduzione di prestazioni a pagamento tra quelle erogate dal medico di famiglia rischia di minare il patto di fiducia tra medico e paziente. Il dottore di famiglia rappresenta il punto di riferimento della salute quotidiana, una garanzia per il monitoraggio delle malattie croniche e per la prevenzione personalizzata. Le visite che prima apparivano come scontate e necessarie adesso potrebbero essere rimandate per motivi economici, con ripercussioni su diagnosi tempestive e gestione delle terapie.
Con il tempo si potrebbe erodere il confronto diretto tra medici e pazienti, necessario soprattutto nei casi di soggetti più anziani o fragili. Non si dovrebbe arrivare a mettere gli italiani di fronte alla scelta di pagare o rinunciare a cure essenziali.