Carrello della spesa: 700€ in più se vai in questo supermercato, dimentica punti e bollini | A fine anno ti dissangui
Aumenti spesa, foto di Wallace Chuck da Pexels-PianoInclinato.it
La spesa quotidiana diventa una trappola silenziosa per le famiglie italiane: i prezzi salgono alle stelle anche per i beni primari ed essenziali.
Il costo della vita continua a mettere a dura prova le famiglie italiane: di mese in mese la situazione si fa più tragica per le spese quotidiane.
Secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat, l’inflazione ha ripreso a salire, attestandosi all’1,7% su base annua, leggermente più alta rispetto al mese precedente.
Il cosiddetto “carrello della spesa”, che corrisponde all’insieme di beni di consumo quotidiano, segna un incremento dell’1,9%, accelerando rispetto al +1,8% di maggio.
Si tratta di un segnale allarmante per chi fa la spesa ogni giorno, soprattutto nei supermercati in cui le promozioni non riescono a compensare gli aumenti.
Aumenti sulla spesa in tutti i supermercati: salasso sui beni primari
Come riportato da InvestireOggi.it, a fine anno, una famiglia media con due figli spenderà fino a 761 euro in più a parità di consumi. Tra i principali responsabili della crescita inflattiva a giugno 2025 ci sono gli alimentari freschi e i trasporti. La frutta segna un aumento del 7,1%, la carne del 4,5%, mentre anche verdure e latticini mostrano dinamiche simili. In parallelo, il trasporto marittimo aumenta del 17,9% e quello su strada dell’1,9%. Questo genera un effetto a catena su molti comparti della distribuzione.
Si tratta di dati che dimostrano come l’inflazione si sia spostata dai settori dell’energia ai consumi primari. Il risultato è un impatto più diretto e visibile sulle famiglie, che si trovano costrette a spendere di più per lo stesso paniere di beni essenziali. Il problema non è solo economico, ma anche psicologico: aumentano le scelte dettate dal prezzo più che dalla qualità e le persone non prestano più attenzione a ciò che consumano.
Pressione economica alta sugli italiani: si rischia la stagnazione dei consumi
Le previsioni dell’Eurosistema stimano un’inflazione media del 2,0% nell’area euro per il 2025, con una discesa prevista al 1,6% nel 2026. Ma in Italia, dove il peso dei beni essenziali è maggiore nella spesa familiare, la pressione resta alta. Confcommercio parla di prezzi “sotto controllo”, ma invita a rafforzare la fiducia nei consumi per evitare una stagnazione.
Nel frattempo gli italiani vanno in affanno ogni volta che si recano al supermercato. La previsione di un aumento di spesa di 700 euro all’anno può sembrare spalmato sui 12 mesi in modo gestibile, ma diventa un salasso per quei nuclei familiari in cui ogni euro risparmiato è importante. Non bastano i bollini e le offerte per invertire questa tendenza.