Sanità conferma: l’80% dei single soffre di una patologia devastante senza saperlo | Se vivi solo la diagnosi è quasi certa

La malattia dei single (Foto di Tima Miroshnichenko da pexels) - pianoinclinato.it
Se vivi da solo, potresti essere colpito da una condizione che peggiora lentamente – giorno dopo giorno – senza che tu te ne accorga.
Non è un virus né qualcosa che si trasmette, ma può essere altrettanto debilitante. Colpisce in silenzio, inizia a mostrare segnali sfumati, e finisce per influenzare tutto, anche umore, energia e relazioni, oltre che salute fisica.
Secondo le ultime conferme ufficiali, l’80% delle persone single ne soffre o rischia di soffrirne seriamente. A rendere il tutto ancora più allarmante è il fatto che nella maggior parte dei casi non viene nemmeno diagnosticata, perché i sintomi vengono sottovalutati o attribuiti ad altro.
Il problema ha attirato l’attenzione delle più alte istituzioni sanitarie mondiali. Non a caso, il Direttore Generale della Sanità degli Stati Uniti, Vivek Murthy, l’ha definita senza mezzi termini “una vera epidemia nascosta”. Ma qual è questa “patologia silenziosa” che colpisce soprattutto chi vive da solo?
La patologia che colpisce chi vive solo
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, riporta infobae.com, ha chiarito che vivere senza relazioni stabili può aumentare il rischio di ictus, demenza, depressione e persino suicidio. Ed è proprio la depressione che colpisce maggiormente. Secondo uno studio pubblicato su Nature Human Behavior, il rischio per chi è single aumenta fino all’80% rispetto a chi è sposato o in una relazione stabile.
Lo studio ha coinvolto oltre 100.000 adulti in 7 Paesi diversi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Irlanda, Corea del Sud, Cina e Indonesia, evidenziando che il legame tra solitudine e salute mentale è trasversale alle culture. La cosa interessante? Il rischio maggiore di depressione si riscontra proprio nei Paesi occidentali, dove la vita da single è spesso idealizzata.
I sigle sono a rischio
Tra le persone senza un partner, chi ha sofferto di più sono risultati gli uomini e chi ha un’istruzione elevata. I numeri parlano chiaro: rispetto ai coniugati, i single hanno il 79% di probabilità in più di soffrire di sintomi depressivi, i divorziati il 99% in più, e i vedovi il 64% in più. Tutti percentuali che fanno riflettere.
Lo studio ha anche evidenziato alcuni fattori aggravanti: tra questi, il consumo di alcol e fumo, che funge da “auto-cura” dannosa per chi vive solo. A spiegare il perché di questi numeri ci ha pensato il team guidato da Kefeng Li del Politecnico di Macao, secondo cui il matrimonio – o comunque una relazione stabile – offre una rete di supporto sociale ed emotivo, migliora l’accesso a risorse e contribuisce al benessere reciproco. In pratica, vivere in coppia può letteralmente salvarti la salute.