Allerta alga tossica sulle coste italiane: da nord a sud la mappa dell’invasione | I rischi per la salute

Uno dei litorali colpiti dall'alga tossica - pianoinclinato.it - 20250722

Uno dei litorali colpiti dall'alga tossica - pianoinclinato.it (foto screenshot Youtube)

Il mare calmo e le alte temperature hanno favorito la proliferazione dell’alga tossica su tutte le coste della Penisola: cosa si rischia.

I cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature hanno portato alla proliferazione di microalghe marine tipiche delle zone geografiche tropicali e sub-tropicali.

L’alga tossica, scientificamente Ostreopsis ovata, è un’alga di dimensioni microscopiche che, inizialmente diffusa nelle zone tropicali, ha iniziato ad essere presente da più di un decennio anche sulle coste italiane.

La sua comparsa ha creato allerta ed apprensione tra i bagnanti e gli addetti al settore turistico, che hanno previsto una possibile perdita economica in conseguenza ai rischi per la salute dei bagnanti.

Vediamo nel dettaglio quali sono i pericoli che si corrono se si incontra l’alga tossica e dove questa specie di microalga è più diffusa in Italia.

Alga tossica: allarme in Italia

Come accennato, da circa un decennio sulle coste italiane si è diffusa l’alga tossica. Il mare calmo e le temperature elevate hanno causato la proliferazione di questo organismo che, come segnalato dai monitoraggi estivi delle ARPA, rende l’aspetto delle acque torbido ed opalescente con la comparsa di chiazze schiumose in superficie. Quando si verificano queste condizioni, dunque, è consigliato a tutti i bagnanti prestare attenzione ed astenersi dal fare il bagno.

L’alga tossica, infatti, può provocare una serie di problemi di salute dovuti al rilascio di una tossina: i sintomi più comuni sono febbre, faringite, tosse, difficoltà respiratorie, mal di testa e, in alcuni casi, dermatiti e congiuntiviti. Questi sintomi, simili a quelli influenzali, compaiono generalmente entro poche ore dall’esposizione e tendono a scomparire in 24-48 ore senza ulteriori complicazioni.

Come si monitorano le acque d'Italia - pianoinclinato.it - 20250722
Come si monitorano le acque d’Italia – pianoinclinato.it (Foto screenshot Youtube)

Italia, dove è diffusa l’alga tossica

L’alga tossica è presente su vari litorali italiani, con una maggiore concentrazione nelle zone dove le acque sono generalmente poco profonde, con basso ricambio idrico, fondo roccioso o ciottoloso e presenza di macroalghe. Secondo i dati più recenti delle ARPA regionali, la Liguria, nella zona compresa tra Bordighera a San Lorenzo al Mare, in provincia di Imperia, e in provincia di Genova, da Genova Levante a Camogli e da Chiavari a Sestri Levante, risulta essere una delle regioni maggiormente colpite.

Anche la Toscana, nel litorale di Massa, la Puglia, nelle zone tra Bisceglie e Otranto, e la Sicilia, con particolare attenzione nelle province di Trapani e Palermo, risultano essere state invase dall’alga tossica la cui presenza può variare nel tempo e nello spazio, con fioriture che possono essere influenzate da fattori ambientali come la temperatura dell’acqua e l’insolazione. Le autorità locali effettuano monitoraggi costanti per valutare la situazione e, in caso di superamento delle soglie di concentrazione, possono disporre divieti di balneazione.