Carta igienica, da 25 kg all’anno a zero: il bidet delle prostitute contro la deforestazione

Come sostituire la carta igienica - pianoinclinato.it - 20250723

Come sostituire la carta igienica - pianoinclinato.it (Foto Pexels)

Ridurre il consumo di carta igienica è uno dei prossimi obiettivi dell’Unione Europea: tale scopo può essere raggiunto in un unico modo.

L’invenzione della carta igienica è relativamente recente: sebbene sia stata la Cina a produrre i primi articoli pensati per l’igiene intima nel XI secolo, questo prodotto è arrivato in Italia solo nei primi decenni del XX secolo.

Inizialmente indicata come un bene di lusso, è poi entrata a far parte della quotidianità di ogni abitante del mondo sostituendo i tessuti ricavati da vecchie tonache, gli scopini degli antichi romani o i vecchi giornali.

L’introduzione della carta igienica nella vita quotidiana ha rappresentato un grande passo avanti nella praticità e nella comodità, riducendo notevolmente la diffusione di infezioni intime.

Oggi, però, si sta pensando di abolirla completamente a favore di metodi di pulizia più sostenibili: gli abitanti di tutto il mondo ne consumano troppa e questo va a sfavore dell’ambiente.

Carta igienica, quanto danneggia l’ambiente

La carta igienica ha un forte impatto sull’ambiente: i dati dimostrano che per produrre un singolo rotolo sono necessari 680 grammi di legno, derivati prevalentemente da piantagioni di eucalipto brasiliane e dalla foresta boreale canadese. La produzione di questo bene, dunque, oltre a contribuire alla deforestazione, prevede anche un elevato consumo di elettricità, emissioni di acqua e produzione di rifiuti solidi. Inoltre, recenti ricerche hanno evidenziato come alcune tipologie di carta igienica contengano PFAS, ovvero sostanze persistenti che non si degradano facilmente nell’ambiente e possono accumularsi negli organismi viventi.

Queste ultime sono state collegate all’insorgenza di gravi problemi di salute come riduzione della fertilità, ipertensione in gravidanza, aumento del rischio di alcuni tumori o ritardi nello sviluppo dei bambini. In considerazione di questi aspetti e del fatto che in tutto il mondo vengano consumati circa 25 chilogrammi all’anno di carta igienica, si sta pensando di ricorrere a soluzioni alternative con un minore impatto ambientale.

Il bidet come alternativa alla carta igienica - pianoinclinato.it - 20250723
Il bidet come alternativa alla carta igienica – pianoinclinato.it (Foto pexels)

L’alternativa sostenibile all’uso della carta igienica

Molte aziende si sono adoperate per rispettare le linee guida europee per la produzione di carta igienica: alcune vengono prodotte con bamboo o fibre riciclate, ma la soluzione migliore sarebbe rappresentata dal bidet. Quest’ultimo, nato in Francia nel XVIII secolo, veniva utilizzato soprattutto nelle case dell’aristocrazia, ma la sua diffusione fu limitata a causa di credenze religiose che lo associavano a pratiche peccaminose.

Ad oggi sarebbe considerato come la migliore alternativa all’uso della carta igienica poiché consente di pulire efficacemente le zone intime, grazie anche all’uso di un detergente, evitando possibili sprechi di acqua.