Patente, in estate la perdi anche a motore spento: la nuova regola anti bivacco | Te la tolgono senza aver toccato il volante

Addio patente (web) - pianoinclinato.it
Immagina di fermarti per una pausa, stanco dal viaggio o da una giornata intensa. Decidi di riposare un attimo nella tua auto, magari per rinfrescarti prima di ripartire.
Pochi sanno che un’azione così semplice potrebbe costarti la patente, anche se il motore è spento e le chiavi sono in tasca.
Una nuova e inaspettata interpretazione della legge sta mietendo vittime, e le conseguenze sono ben più gravi di quanto si possa immaginare.
Ciò che stai per leggere cambierà per sempre il modo in cui concepisci la sosta, trasformando un momento di riposo in un potenziale incubo legale.
Continua a leggere per scoprire cosa potrebbe accadere se cadrai anche tu nella trappola.
Un riposino… da ritiro patente
Un episodio singolare e sorprendente si è verificato di recente a Limbiate, in via Fratelli Cervi, e ha messo in luce una nuova e stringente interpretazione delle norme sulla guida in stato di ebbrezza. Due stranieri sono stati trovati addormentati all’interno di un’auto ferma, parcheggiata in uno spazio riservato ai disabili. Erano le 17:30, non la piena notte, eppure l’auto aveva il motore acceso. Una pattuglia della polizia locale, notando la vettura in una posizione irregolare, ha deciso di controllare.
All’interno dell’abitacolo, entrambi erano ancora con le cinture allacciate e profondamente addormentati. Una volta svegliati dagli agenti, è emerso che avevano bevuto eccessivamente. In particolare, il conducente, un cittadino peruviano, si era appisolato con una bottiglia di birra in mano. Sottoposto all’etilometro, ha fatto registrare un tasso alcolemico ben superiore al limite massimo consentito per chi si mette al volante. Di conseguenza, è stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza e la sua patente è stata immediatamente ritirata, nonostante il veicolo fosse fermo.
Non solo in movimento
Tradizionalmente, la “guida in stato di ebbrezza” implicava il movimento del veicolo. Tuttavia, il caso dimostra come anche la sola disponibilità del mezzo e la sua potenziale messa in moto, unita a uno stato di alterazione alcolica, possano essere sufficienti per configurare il reato. Il fatto che il motore fosse acceso e il conducente al posto di guida, pur addormentato, ha reso la situazione equiparabile a un’effettiva attività di guida.
Questa “nuova regola anti bivacco” è particolarmente rilevante durante i mesi estivi, quando molti automobilisti tendono a fermarsi per riposare, magari dopo aver consumato bevande alcoliche. Non è necessario essere in movimento per essere considerati alla guida. Basta trovarsi al posto di guida, in stato di ebbrezza e con la possibilità di avviare il veicolo, per incorrere nelle severe sanzioni previste dal Codice della Strada. La prudenza, anche durante le pause, è più che mai fondamentale.