Approvato dal Governo, torna il coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino: anche passeggiare diventa reato | Multa secca di 150€

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Coprifuoco (Foto di Eugene su Unsplash) - pianoinclinato.it

 Il Governo impone un nuovo coprifuoco notturno: vietato uscire dalle 21 alle 6 in alcune città. Ecco dove, a chi si applica e cosa succede se non si rispetta la misura.

Il coprifuoco, parola che fa subito pensare a tempi difficili e regole severe, sembra tornare sotto i riflettori. È una misura che tutti conosciamo, ma che in molti speravano di non dover più vedere, almeno nelle nostre vite quotidiane.

Per chi ama uscire la sera o fare una passeggiata tranquilla sotto le stelle, il coprifuoco è come un nemico invisibile che ti costringe a rientrare in casa prima del tempo. Ma questa “vecchia” regola non è mai sparita del tutto, anzi, ogni tanto fa capolino quando meno te lo aspetti.

Nel corso della storia,  è stato usato in molte occasioni: guerre, crisi sanitarie o momenti di caos. E, nonostante le sue restrizioni, spesso è stato considerato un male necessario per riportare ordine e sicurezza. Ma questa volta, cosa sta succedendo?

La novità è fresca fresca, una misura che potrebbe cambiare il modo di vivere le serate estive in alcune città. Un provvedimento che ha già acceso discussioni e  qualche polemica.

Coprifuoco: torna il divieto di uscire dalle 21 alle 6

È tornato il coprifuoco notturno per i minorenni in diverse città, dalle 21 fino alle 6 del mattino, informa orizzontescuola.it. La motivazione ufficiale? Un’escalation di episodi violenti, spesso legati al traffico di droga, che ha messo in allarme le autorità locali. In alcune città, come Béziers e Nîmes – siamo quindi in Francia, almeno per ora –  le tensioni sono diventate davvero serie, con sparatorie e imboscate che hanno spinto i sindaci a correre ai ripari.

Chi si fa sorprendere in strada dopo l’orario stabilito rischia una multa da 150 euro. Per i minorenni, poi, c’è anche la chiamata in commissariato per i genitori, che dovranno giustificare “l’assenza” serale dei figli. Insomma, niente più passeggiate o incontri spontanei sotto le stelle senza il timore di qualche grana.

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Ragazzi (Foto di Kajetan Sumila su Unsplash) – pianoinclinato.it

Una misura necessaria?

Ma davvero questa misura sarà così efficace? Da un lato, alcuni sindaci e famiglie la vedono come un’ancora di salvezza, specialmente nei quartieri più “caldi”.  Dall’altro, però, ci sono le critiche. Poliziotti e osservatori fanno notare che chi vuole creare problemi non si fa certo fermare da un orario.

Probabilmente il coprifuoco potrebbe avere senso come misura temporanea e circoscritta, ma non può sostituire un impegno più ampio e serio verso i giovani e i quartieri più problematici. Più spazi per attività, più educazione, più sostegno alle famiglie: sono queste le vere strade da percorrere se si vuole davvero cambiare qualcosa. Serve davvero un coprifuoco per mettere ordine o rischiamo solo di chiudere le porte senza affrontare il vero problema?