Smartphone, così gelosa che ha scoperto un trucchetto: così sa dove va sempre il marito | Basta il suo numero di telefono

condividere la posizione

Controllare la posizione dello smartphone (Foto di rawpixel da Pixabay) - pianoinclinato.it

 

Non servono detective privati o occhiali con telecamera. Nel 2025, chi vuole sapere dove va il partner non ha bisogno di molto: basta uno smartphone, un po’ di furbizia e un numero salvato in rubrica.

Certo, non si parla di intercettazioni o di app spia (quelle lasciamole alle serie TV), ma di strumenti che tutti abbiamo già nel nostro telefono e che, usati bene, possono trasformarsi in alleati perfetti per chi non ama le sorprese  in amore.

La tecnologia fa passi da gigante, e con essa anche le relazioni. Se prima si litigava per un like di troppo, oggi si può arrivare a discutere per una posizione GPS che non torna. In un mondo dove tutto è tracciabile, anche i giri “innocenti” al bar diventano facilmente verificabili.

E così c’è chi ha trovato un modo semplice e perfettamente legale per sapere sempre dove si trova il proprio partner.

Con questo trucco  sai sempre dove si trova il partner

Uno dei metodi più diffusi è usare WhatsApp, che, come ci spiega anche infobae.com, consente di condividere la propria posizione in tempo reale. Basta aprire una chat, toccare la graffetta e scegliere “Posizione”: da lì, il partner potrà decidere se inviare quella attuale o condividere i suoi movimenti per 15 minuti, 1 ora o 8 ore. Pratico, no?

Poi c’è Google Maps, che offre una funzione simile ma con qualche opzione in più. Cliccando sulla propria immagine del profilo e scegliendo “Condividi posizione”, si può inviare un link diretto anche via messaggio o social, che permette di tenere d’occhio una persona su mappa in tempo reale.

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La posizione (Foto di Tobias Albers-Heinemann da Pixabay) – pianoinclinato.it

E non dovrai più farti prendere dalla gelosia

Ultimo arrivato in questa lista è Instagram, con la sua opzione di condivisione nei Direct. Anche qui si può inviare la propria posizione, ma con un limite massimo di 59 minuti. Perfetto per chi vuole farsi trovare ma non troppo a lungo. Chiaramente, tutto ciò funziona solo con il consenso di entrambe le parti. Ricordiamo infatti che la privacy è una priorità, e spiare qualcuno – anche il partner – può costarci una bella denuncia.

Ma tra genitori apprensivi, amici disorganizzati e ritardatari, e partner un po’ troppo gelosi che vogliono essere rassicurati, questa funzione sta diventando sempre più comune. In fondo, viviamo in un’epoca dove il controllo è a portata di app, l’importante è usarlo con leggerezza e, magari, un pizzico di fiducia. E soprattutto con il consenso informato di tutte le parti coinvolte.