“Ci spieghi il motivo”: da ora non basta la causale, l’Agenzia delle entrate sui bonifici istantanei | Serve più di una buona scusa

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Bonifici istantanei con online banking (Foto di Tumisu da Pixabay) - pianoinclinato.it

Il bonifico è uno dei metodi di pagamento più usati, sia che tu debba inviare dei soldi a un amico, fare un acquisto o semplicemente rimborsare qualcuno. Grazie alla digitalizzazione, fare un bonifico è diventato rapido e semplice, e con l’introduzione dei bonifici istantanei ormai possiamo trasferire denaro in tempo reale, senza pensieri. Ma attenzione: anche un’operazione che ti sembra banale potrebbe finire nel mirino del fisco.

A partire da qualche tempo, i bonifici istantanei costano quanto quelli ordinari, grazie a una regolamentazione europea che ha livellato le tariffe. Non si tratta solo di un miglioramento per i consumatori, ma anche di un modo per rendere i pagamenti sempre più trasparenti e tracciabili. E proprio questa tracciabilità sta sollevando qualche preoccupazione, tanto che l’Agenzia delle Entrate ha deciso di monitorare con maggiore attenzione ogni movimento di denaro.

Se pensavi che il bonifico fosse solo una questione di numeri, magari legati a un acquisto o a un pagamento per un servizio, è il momento di cambiare idea. Le transazioni di denaro, anche quelle più piccole, sono ora oggetto di scrupolosi controlli. Regali, prestiti informali, rimborsi tra amici: tutto potrebbe finire sotto il radar delle autorità fiscali.

Se l’operazione supera una certa cifra, il rischio che arrivi una segnalazione è praticamente automatico. Anche un bonifico di poche centinaia di euro potrebbe far scattare una richiesta di chiarimenti. Fino a poco tempo fa, bastava una causale generica per giustificare il trasferimento, ma adesso la situazione è cambiata. Non basta più scrivere “per un regalo” o “per un favore”.

Bonifici istantanei: la causale non basta più

Cosa significa tutto questo? In sostanza, non solo i bonifici superiori a 5.000 euro devono essere segnalati dalle banche, ma anche importi minori potrebbero destare sospetti, se non giustificati correttamente.

Non pensare infatti che la questione riguardi solo cifre elevate: anche una somma modesta potrebbe finire nel mirino del fisco, specialmente se il destinatario non è una persona con cui hai un rapporto strettamente familiare.

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Controlli sui trasferimenti di denaro (Foto di Eduardo Soares su Unsplash) – pianoinclinato.it

Vogliono sapere anche il perché

Che tu stia facendo un regalo o rimborsando un favore, sarà essenziale fornire una giustificazione chiara e ben documentata. La causale potrebbe non essere più sufficiente: sarà necessario dimostrare con carta alla mano che i tuoi soldi sono stati trasferiti per un motivo legittimo e trasparente.

Con l’introduzione di queste nuove regole, è evidente che il fisco ha iniziato a puntare i riflettori sui movimenti di denaro. Se hai in mente di fare un bonifico, per qualunque motivo, è il momento di pensare a come giustificarlo in modo adeguato. Il fisco ora è più curioso di quanto immaginiamo, e una causale poco convincente potrebbe scatenare tutta una serie di verifiche.