Medico di base a pagamento: la nuova ordinanza ti obbliga a pagarlo | Ogni visita un salasso, devi sborsare a profusione

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Medico di base a pagamento (Foto di Online Marketing su Unsplash) - pianoinclinato.it

Medico di base a pagamento: la sanità pubblica messa alla prova dalla nuova ordinanza, ora dovremo pagare per una visita?

La salute, si sa, è un bene prezioso. E ogni tanto, quando si ha un problema, l’unico pensiero che ci passa per la testa è: “Vado dal medico, così vediamo cosa succede”. Ma se ti dicessimo che ora, in alcune zone, l’andare dal medico di base potrebbe costarti un bel po’?

In alcune città italiane, il medico di base potrebbe richiedere un pagamento per la visita. E questa non è una novità che riguarda solo il futuro, ma è già una realtà, pronta a fare il suo ingresso anche in altre regioni.

Perché mai il medico di famiglia dovrebbe diventare una figura a pagamento? Potrebbe sembrare una trovata strana, qualcosa di cui non si sentiva parlare fino a poco tempo fa, e sicuramente di cui non se ne sentiva l’esigenza.

Ma come accade spesso in Italia, le novità si insinuano tra le pieghe della normativa, e le cose iniziano a cambiare senza che ce ne accorgiamo.

Medico di base: adesso è a pagamento

Succede, racconta giornalelavoce.it, a Settimo Torinese, un piccolo comune in provincia di Torino, dove alcuni studi medici sono al centro di una questione controversa. Alcuni studi medici pubblici e privati sono infatti praticamente “fusi” insieme, senza alcuna separazione evidente. In pratica, i medici di base lavorano nello stesso ambiente dove operano anche gli specialisti privati. E non c’è nulla che faccia capire al paziente dove finisce la sanità pubblica e dove inizia quella a pagamento.

Questa mescolanza non è solo un problema di praticità, ma di regole precise. La legge dice che i medici di famiglia devono lavorare in spazi separati dalle strutture private, ma a Settimo sembra che questa regola venga ignorata. I pazienti, inconsapevoli, si trovano a fare una visita con il medico di base e, subito dopo, potrebbero essere indirizzati a uno specialista privato, senza che nemmeno se ne accorgano. È un meccanismo sottile, ma che può creare confusione e far perdere di vista il concetto di sanità pubblica.

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Visita specialistica (Foto di Mateo Hernandez Reyes su Unsplash) – pianoinclinato.it

Devi pagare per una visita

Non è solo una questione di legge, ma di etica. La salute dovrebbe essere un diritto per tutti, ma situazioni come queste rischiano di trasformare l’accesso alle cure in un “lusso” per chi può permetterselo. Il problema più grande è che i pazienti non sono sempre consapevoli della distinzione tra la visita che pagano e quella che viene erogata gratuitamente dal SSN.

Se questo tipo di situazione accadesse in altri settori pubblici, sarebbe subito visto come un conflitto d’interesse. Eppure, nel settore sanitario, sembra che non ci sia la stessa attenzione. Il rischio è che questa confusione possa espandersi in altre città, facendo perdere a tutti la fiducia nel sistema sanitario pubblico. Se non facciamo attenzione, potremmo trovarci in un sistema dove la sanità non è più una risorsa per tutti, ma solo per chi ha i mezzi per pagare.