BOMBA INPS – Trovati i fondi: chi si accontenta di 1500€ al mese senza alzare un dito se ne stia a casa | L’era del divanesimo

Sussidio di disoccupazione- Foto di Pixabay da Pexels-PianoInclinato.it
La disoccupazione può essere fonte di reddito? A quanto emerge dalle nuove misure di sostegno pare proprio che gli italiani possano stare a casa e percepire comunque uno stipendio.
L’INPS cerca modi per supportare gli italiani che si trovano senza un impiego soprattutto in un contesto economico segnato da grave incertezza occupazionale.
Per questo motivo la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è diventata un punto fermo per i lavoratori che, loro malgrado, affrontano il licenziamento o la cessazione involontaria dell’attività.
A partire dal 2025 questa misura subirà alcuni aggiornamenti, sia in termini economici sia di accesso. Le novità riguardano, ad esempio, l’aumento dell’importo massimo mensile erogato, che passerà da 1.550 a 1.562,82 euro.
L’incremento si è reso possibile grazie a una rivalutazione automatica prevista dalla Legge di Bilancio approvata dall’attuale Governo Meloni.
Novità NASpI: a chi spetta e quali sono i requisiti da dimostrare
L’INPS ha recentemente confermato che i pagamenti relativi alle domande di NASpI già in corso verranno accreditati entro il 15 giugno 2025, mentre per le nuove richieste approvate l’erogazione è partita dal 15 aprile. Bisogna sapere, però, che le modifiche introdotte al sussidio di disoccupazione non riguardano solo l’importo, ma anche i criteri di accesso e le tempistiche. A beneficiarne non sono solo i lavoratori subordinati licenziati, ma anche i collaboratori parasubordinati tramite la Dis-Coll, che seguirà le stesse tempistiche della NASpI.
Le nuove regole prevedono che, per accedere al sostegno previsto quando ci si trova improvvisamente senza lavoro, sia necessario dimostrare almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti alla disoccupazione. Chi presenta dimissioni volontarie potrà accedere al beneficio solo in presenza di un nuovo licenziamento successivo, come riportato da DireGiovani.it. L’aggiornamento dell’erogazione del sussidio prevede anche particolare attenzione alle assenze ingiustificate: superato il limite di 5 giorni consecutivi o 15 non consecutivi, l’accesso alla NASpI può decadere.
Come richiedere il sussidio di disoccupazione
Per ottenere il sussidio, la richiesta per la NASpI va inoltrata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto lavorativo. La procedura si completa solo rispettando tutti gli step: è obbligatorio certificare lo stato di disoccupazione ed essere in possesso di una delle credenziali di identità digitale (SPID, Carta d’identità elettronica o CNS).
Una volta inoltrata, la domanda viene esaminata dall’INPS, che determina l’ammissibilità e calcola l’importo spettante in base al passato contributivo e alla durata del rapporto di lavoro. L’erogazione continua fino a quando termina il periodo di tempo che questo sostegno è destinato a coprire. Si applica una riduzione progressiva dell’importo a partire dal quarto mese.