ULTIM’ORA – COLLASSA: tracollo finanziario per il gigante della grande distribuzione | Chiude per sempre, lavoratori a spasso

Tracollo finanziario (Foto di Alexandra_Koch da Pixabay) - pianoinclinato.it
Arrivata la fine di un vero gigante della grande distribuzione, e con esso quella di centinaia di lavoratori. Cosa sta succedendo.
Succede qualcosa di grosso nel mondo della grande distribuzione. Un movimento silenzioso, ma potenzialmente dirompente, sta per scuotere il panorama della spesa in Italia.
Tra scaffali pieni e carrelli in corsa, si nasconde una realtà che potrebbe cambiare volto al nostro modo di fare la spesa.
Dietro le quinte, trattative riservate, numeri che non tornano e strategie che si muovono sotto il pelo dell’acqua.
Nessun annuncio ufficiale, ma tanti segnali che puntano in una sola direzione: qualcosa si sta per chiudere, e qualcun altro potrebbe approfittarne. A rischio centinaia di posti di lavoro. Cosa sta accadendo?
Tracollo finanziario per un gigante della grande distribuzione
In un gioco di equilibri economici e scelte aziendali, il destino di migliaia di lavoratori e consumatori si intreccia con quello di un nome storico del commercio europeo. Chi si ferma è perduto, dice un vecchio detto. Ma a volte, fermarsi è una scelta obbligata. O persino strategica.
Secondo fonti vicine al dossier, Carrefour starebbe valutando seriamente l’uscita definitiva dal mercato italiano, fa sapere virgilio.it. Il colosso francese, presente nel nostro Paese da oltre vent’anni, avrebbe già avviato colloqui riservati con possibili acquirenti. Chi sarebbero? Nomi noti.
Il collasso è ormai cosa certa
Lidl, Conad ed Esselunga sarebbero tra gli interessati, sebbene regni il più assoluto riserbo sulle trattative in corso. Ma come mai questa decisione? Il segnale d’allarme arriva dai bilanci: nel 2024 le vendite in Italia hanno subito un calo del 5,3%, con un fatturato sceso a 3,63 miliardi di euro e perdite per circa 250 milioni. “Ci sono attività o filiali per le quali decideremo di venderle o di unire le forze. Saremo molto attivi nei prossimi mesi” ha ammesso Alexandre Bompard, amministratore delegato del gruppo, durante l’ultima assemblea generale.
Non è un fulmine a ciel sereno: già lo scorso anno si parlava di un ritiro dai mercati giudicati meno strategici per il futuro del gruppo, tra cui proprio l’Italia. Se l’uscita venisse confermata, lo scenario più probabile sarebbe quello di una vendita a pezzi, non omogenea: ogni insegna interessata potrebbe acquisire solo quei punti vendita compatibili con il proprio modello. Discount e grandi marchi potrebbero spartirsi supermercati, iper e Express, rilanciando con nuovi format e strategie locali. Per i consumatori cambierà poco, almeno all’apparenza. Ma dietro le nuove insegne, si muove uno dei più grandi cambiamenti degli ultimi anni nel mondo della spesa italiana.