ULTIM’ORA 104 – Dietrofront Cassazione: presentati in barella o perdi tutta l’invalidità | Il nuovo requisito agghiacciante

Barella

Barella- Foto di RDNE Stock project da Pexels-PianoInclinato.it

La Corte di Cassazione emette una sentenza piuttosto dura: ecco cosa cambia davvero per chi ha bisogno dell’indennità di accompagnamento e deve dimostrare la propria invalidità.

L’indennità di accompagnamento, prevista dalla Legge 18/1980 e dalla Legge 508/1988, consiste in un contributo economico riconosciuto dall’INPS alle persone con invalidità totale.

Si tratta, in pratica, di tutte quelle persone che non sono in grado di camminare senza aiuto o di svolgere le attività quotidiane in modo autonomo e che hanno bisogno di qualcuno accanto.

Questo sostegno non è legato al reddito né all’età, ma dipende esclusivamente da criteri medico-legali la cui presenza deve essere accertata da una commissione ASL.

Ad essere in discussione è soprattutto la deambulazione: chi riesce a camminare, seppur con notevoli difficoltà o con l’aiuto di ausili, sembra non aver diritto alla prestazione.

Indennità di accompagnamento: quali sono i requisiti necessari per ottenerla

Attraverso la sentenza n. 15882 del 2015, la Corte di Cassazione ha chiarito che la difficoltà nel camminare non rappresenta una condizione sufficiente per ottenere l’indennità di accompagnamento. Per riuscire ad ottenerla bisogna dimostrare l’assoluta impossibilità di deambulare autonomamente oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita, come vestirsi, lavarsi o alimentarsi, senza un aiuto costante.

Chi fa fatica nel muoversi o nel compiere le normali attività di tutti i giorni potrebbe non possedere i requisiti necessari per ricevere l’indennità di accompagnamento. Ad essere rilevante, per la legge, è la necessità continua di una figura che supporti il soggetto nei movimenti o nella gestione delle attività elementari. Le commissioni mediche incaricate della valutazione si attengono a questi criteri e per questo motivo la procedura di riconoscimento dell’indennità risulta essere particolarmente rigorosa. Riuscire a conservare una certa autonomia è controproducente per l’accettazione della richiesta, come riportato da Brocardi.it.

Camminare con bastone
Camminare con bastone- Foto di David Kouakou da Pexels-PianoInclinato.it

Come richiedere l’indennità di accompagnamento e quali documenti allegare

Chi soffre di limitazioni fisiche, ma non soddisfa i criteri per l’indennità di accompagnamento, può comunque ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile o accedere ai benefici previsti dalla Legge 104. Si tratta di misure pensate dallo Stato italiano per rispondere ad esigenze diverse e consistono in permessi lavorativi retribuiti, esenzioni sanitarie e contributi per l’acquisto di ausili.

La domanda per l’indennità di accompagnamento va presentata all’INPS con certificazione medica e prevede una visita da parte della commissione ASL. Solo una valutazione medico-legale precisa può accertare la reale gravità della condizione. I criteri applicati, che puntano sempre più stringenti, sono necessari per evitare abusi e per fare in modo che l’agevolazione sia concessa a chi ne ha davvero bisogno.