DISASTRO IMU – Tassa raddoppiata nel 2025, lo dovrai a due Comuni per la stessa casa | Entro giugno il secondo bollettino

Riduzione IMU

Riduzione IMU- foto di Jakub Zerdzicki da Pexels-PianoInclinato.it

Immaginate di ricevere una bolletta inaspettata, un costo che non avevate messo in conto, ma raddoppiato.

E se questo riguardasse la vostra casa, una delle spese più certe e, spesso, gravose?

Presto, molti proprietari di immobili potrebbero trovarsi di fronte a una realtà sconcertante: l’IMU, la tassa sulla casa, raddoppiata e dovuta a non uno, ma ben due Comuni diversi per lo stesso immobile.

Sembra una beffa, un errore impossibile, eppure sta accadendo. Un intreccio burocratico e informatico sta creando un vero e proprio caos, con conseguenze dirette e pesanti sul portafoglio dei contribuenti.

Siete pronti a scoprire come questa incredibile situazione si è verificata e cosa vi aspetta entro la fine di giugno? La verità potrebbe lasciarvi a bocca aperta.

L’errore che costava doppio

Quando si effettuano pagamenti, soprattutto se riguardano tasse complesse come l’IMU, si presta sempre la massima attenzione per evitare errori. Eppure, a volte, l’imprevisto accade. E, in un contesto che definiremo “Disastro IMU”, sta emergendo un problema sorprendente: i versamenti finiscono al Comune sbagliato. Non stiamo parlando di truffe o malversazioni private, ma di denaro destinato a un ente pubblico che, per vie misteriose, atterra nelle casse di un altro Comune. Un’anomalia che ha generato non pochi grattacapi e richieste di restituzione. È successo, ad esempio, che somme dovute ai Comuni di Cisano Bergamasco (Bergamo) e Civitella San Paolo (Roma) siano state erroneamente versate nelle casse del Comune di Cipressa (Imperia). Dopo le necessarie verifiche per le mancate riscossioni, i Comuni “derubati” hanno rintracciato il denaro e richiesto la restituzione. Fortunatamente, queste istanze sono state accolte e le somme, seppur modeste, sono state restituite ai legittimi detentori.

Si parla di un versamento di 36 euro per IMU effettuato il 29 dicembre 2023 da P.R.F. e di 194 euro, sempre per IMU relativa al 2020, versati il 16 dicembre 2020 da T.C. Ciò che rende questa situazione ancora più paradossale è che, nella maggior parte dei casi, non si tratterebbe di errori commessi direttamente dai contribuenti. Sembra piuttosto che la causa risieda in problematiche legate ai sistemi informatici di pagamento e gestione dei tributi. Questi episodi non sono isolati. Il Comune di Badalucco (Imperia), ad esempio, si è trovato a ricevere importi non dovuti da una mezza dozzina di contribuenti provenienti da diversi comuni italiani. Anche in questi casi, Badalucco ha prontamente provveduto al trasferimento delle somme ai legittimi destinatari una volta ricevuta la richiesta.

IMU (web) - pianoinclinato.it
IMU (web) – pianoinclinato.it

Le conseguenze per il contribuente

Con la scadenza di giugno ormai alle porte per il pagamento della prima rata dell’IMU (o del saldo per chi ha optato per il versamento unico), la preoccupazione è palpabile. Se un contribuente ha già effettuato un versamento errato nei mesi scorsi, potrebbe vedersi recapitare un secondo bollettino dal Comune legittimo, ignaro dell’errore.

La trasparenza e la tempestività nella comunicazione da parte degli enti coinvolti sono cruciali per evitare che questa problematica si trasformi in una vera e propria emergenza finanziaria per i cittadini, costretti a districarsi tra pagamenti doppi e richieste di rimborso.