POSTO DI BLOCCO – “Non sapevo del coprifuoco”, circolazione vietata dalle 22 alle 7 | Patente sospesa e mezzo confiscato, un’ecatombe
Camion su strada (Foto di Sabine da Pixabay) - pianoinclinato.it
Coprifuoco per i camionisti: ai posti di blocco è raffica di multe, tantissimi trovati non in regola. Molte anche le patenti ritirate.
Guidano per lavoro, ma quando si superano certi limiti, anche i professionisti del volante rischiano grosso. E nelle ultime settimane che si è intensificata un’operazione di controllo sui mezzi pesanti, la situazione ha preso una piega preoccupante.
Quindici patenti ritirate, decine di sanzioni, e infrazioni che non possono essere liquidate con una semplice distrazione.
Il bilancio arriva da una sola provincia, per ora, ma potrebbe tranquillamente riflettere una realtà più ampia e nazionale.
Quella di un settore sotto pressione, dove tempi stretti, turni massacranti e poca informazione mettono a rischio la sicurezza di tutti. Arriva il coprifuoco per i camionisti.
Posto di blocco: coprifuoco per i camionisti
I controlli sono scattati con un obiettivo preciso: verificare il rispetto dei tempi di guida e riposo, la corretta registrazione delle ore lavorative e il rispetto dei limiti di velocità da parte dei conducenti di mezzi pesanti. Ma ciò che è emerso è tutt’altro che rassicurante: in 24 casi i camionisti non avevano registrato l’attività sul cronotachigrafo, lo strumento obbligatorio per monitorare il lavoro alla guida. In 15 di questi, la violazione è stata così grave da portare al ritiro immediato della patente.
Non solo: altre 32 violazioni hanno riguardato turni di guida troppo lunghi, senza pause adeguate. E in 88 casi si è superato il limite di velocità, a conferma di quanto i ritmi di consegna e le pressioni del lavoro possano portare chi guida a spingere troppo sull’acceleratore, sia fisicamente che mentalmente.
Raffica di multe
“La guida di un mezzo pesante è un’attività delicata e carica di responsabilità” ricorda la nota della Polizia Stradale, come riporta linkoristano.it, che diffonde la notizia. E quando i riposi non vengono rispettati, quando le ore al volante diventano un accumulo fuori controllo, non solo viene meno la lucidità, ma si mette in pericolo chi sta sull’asfalto. Camionisti, automobilisti, motociclisti, famiglie: tutti.
La questione, quindi, non è solo sarda (siamo nella provincia di Oristano). È italiana. E parla di turni che non finiscono, di sonno che manca, di cronotachigrafi che non vengono usati correttamente. A volte per negligenza, altre per sopravvivenza economica. Ma questo cortocircuito tra lavoro e sicurezza non può diventare la normalità. I controlli, assicurano le autorità, continueranno anche nelle prossime settimane. Ma forse è il momento di affrontare il tema in modo più strutturale. Perché chi guida per lavoro merita rispetto. E chi viaggia per strada, anche.