Benzinaio, premi questo pulsante o perdi 1.000€: rischi ogni giorno una truffa epica | Capita spessissimo

fare il pieno

Fare rifornimento (Foto di Engin Akyurt da Pixabay) - pianoinclinato.it

Quando fai il pieno dal benzinaio premi sempre questo pulsante: solo così potrai evitare di cadere vittima di una truffa.

Ogni giorno milioni di automobilisti si fermano ai distributori di benzina, con l’inevitabile domanda che  frulla in testa: “Quanto mi costerà oggi il pieno?”.

La benzina è ormai una delle spese più alte per chi usa l’auto quotidianamente, e continua a crescere, e con essa la frustrazione di dover affrontare tariffe sempre più alte. C’è chi cerca i distributori più convenienti e chi si affida a quelli di marca, nella speranza di fare rifornimento senza brutte sorprese.

Ma mentre ci lamentiamo dei prezzi alle stelle, c’è un’altra realtà che molti ignorano: la possibilità di essere vittime di una truffa mentre facciamo il pieno. Un fenomeno che, purtroppo, è molto più comune di quanto pensiamo.

C’è però un modo per difenderci: ogni volta che fai rifornimento, devi premere un pulsante.

Benzinaio: premi il pulsante per evitare la truffa

Non tutti sanno che una delle truffe più insidiose si nasconde proprio nelle manomissioni degli erogatori. Recentemente, a Roma è stata scoperta una truffa che ha messo in allarme migliaia di automobilisti: la benzina “annacquata”. Questo termine potrebbe sembrare una semplice espressione, ma nasconde un fenomeno molto pericoloso.

Alcuni distributori, infatti, manomettono gli erogatori per mescolare la benzina con acqua, diluendo così il carburante. Il risultato? Un carburante di bassa qualità che, oltre a ridurre le prestazioni del motore, può provocare danni irreparabili. E questo accade spesso senza che il cliente se ne accorga.

ricevuta carburante
Distributore di benzina (Foto di fr0ggy5 su Unsplash) – pianoinclinato.it

Così puoi difenderti

Nel caso in cui ti trovi a fare il pieno in un distributore che non offre carburante di qualità, il primo passo fondamentale è documentare tutto. Per esempio annotare eventuali anomalie che il tuo veicolo potrebbe aver mostrato subito dopo il pieno, come difficoltà nell’avviamento o consumi eccessivi. Poi, è necessario rivolgersi a un tecnico per una diagnosi accurata: un’officina specializzata può fare un’analisi del carburante e stabilire l’entità del danno. Questa perizia sarà la base per ogni eventuale richiesta di risarcimento.

Nel caso in cui il distributore non si faccia carico della situazione,  è possibile avviare una procedura di risarcimento, anche affidandoti a un legale o a un’associazione di consumatori. La perizia tecnica e la ricevuta saranno i tuoi alleati in questa battaglia per ottenere il giusto rimborso. Quindi, un gesto apparentemente innocuo come premere il pulsante per ritirare il biglietto della benzina può essere, in alcuni casi, un vero e proprio atto di prudenza. Perché, se non si fa attenzione, rischiamo di finire vittime di una truffa che, nel peggiore dei casi, può danneggiare il motore della nostra auto e svuotare il portafoglio senza neanche accorgercene.