Patente, PROIBITO indossare questa camicia al volante | La nuova regola severissima: scatta la sospensione immediata

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Camicie truccate e microtecnologie: sotto accusa i dispositivi usati per superare l’esame di teoria della patente e i controlli si fanno sempre più intensi.
Potrebbe sembrare qualcosa di lontano nel tempo, eppure ancora oggi cresce l’allarme per i tentativi di truffa durante gli esami di teoria per la patente di guida.
A Sassari, la Polizia Stradale ha smascherato in poche settimane ben sei candidati che cercavano di superare la prova scritta con l’aiuto di dispositivi elettronici nascosti negli abiti.
Il primo episodio è avvenuto il 21 giugno: un giovane di 24 anni si è presentato all’esame con una camicia modificata ad arte. All’interno era stata nascosta una microcamera all’altezza del petto, puntata sullo schermo del test.
Le immagini venivano inviate in tempo reale a un complice all’esterno, che suggeriva le risposte tramite un auricolare wireless. Nella perquisizione dell’auto del suggeritore sono state trovate altre camicie “truccate” e strumenti simili, segno evidente di un metodo già rodato.
Tentativi di truffa per ottenere la patente: il caso sardo fa pensare ad una rete organizzata
Un secondo intervento delle forze dell’ordine è scattato l’8 luglio, ancora una volta presso la Motorizzazione Civile di Sassari, come riportato da LaNuovaSardegna.it. Questa volta a finire sotto accusa sono stati quattro cittadini extracomunitari, anch’essi intenti a sostenere l’esame teorico per la patente B. Anche in questo caso, il sistema pensato per far scattare l’inganno era praticamente lo stesso. C’era una microcamera nascosta tra i bottoni ed era stata avviata una trasmissione audio con suggerimenti in tempo reale.
Gli agenti sono riusciti, però, a fermare tutti durante la prova e ad annullarne l’esito che sarebbe stato conseguenzialmente falsato. Le indagini puntano ora a verificare l’esistenza di una rete organizzata che fornisce queste attrezzature a pagamento a chi non è in grado o non vuole affrontare l’esame con la dovuta preparazione.
Cosa succede a chi utilizza dispositivi fraudolenti durante il test per la patente
Le conseguenze per chi viene colto in flagrante non sono solo amministrative, ma anche penali. Utilizzare strumenti elettronici per frodare un esame pubblico, infatti, costituisce reato. In base al Codice della Strada e alle norme penali, scatta la denuncia per truffa ai danni della Pubblica Amministrazione, con possibili ripercussioni sulla fedina penale di chi infrange la legge.
Inoltre per chi commette questo tipo di truffa, l’iter per ottenere la patente viene interrotto e potrebbe essere sospeso per un periodo definito. Per prevenire nuove frodi, la Polizia ha intensificato i controlli nei centri esame, luoghi in cui la tecnologia sembra essere sempre più spesso usata in modo illecito per eludere le regole.