Condono a tomba piramidale: arriva la maxi sanatoria cancella-debiti | Se hai situazioni aperte le trovi completamente eliminate

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Condono tombale (fonte wikicommons) pianoinclinato.it

Debiti col Fisco addio: arriva la maxi sanatoria, e con un colpo di spugna tutto verrà cancellato, senza dover fare niente.

Prova ad immaginare: un giorno ti svegli  e scopri che i debiti che ti perseguitavano da anni sono scomparsi. Nessuna richiesta, nessuna dichiarazione: semplicemente, non ci sono più. Cancellati.

Potrebbe sembrare l’inizio di un film o di un sogno troppo bello per essere vero e invece sta diventando realtà.

Per milioni di italiani si avvicina la possibilità concreta di dire addio a quelle pendenze che hanno tolto il sonno, azzerato conti correnti, bloccato prestiti e pignorato stipendi.

La notizia si sta ormai diffondendo e tutti si chiedono: “È vero che lo Stato sta cancellando tutto? Davvero basta un clic e il passato si azzera?”. Ebbene, è proprio vero: arriva la maxi sanatoria cancella-debiti.

Condono tombale: arriva la maxi sanatoria

Ogni tanto viene proposto un modo per mettersi in regola con i propri pagamenti, ma questa volta il Parlamento italiano sta valutando una sanatoria diversa e più radicale. Non un semplice sconto o la solita rottamazione. Ma un vero e proprio colpo di spugna che riguarda moltissime  cartelle.

E il bello è che il debitore non deve fare niente, ci pensa direttamente l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ad azzerare il debito. Un vero regalo ai cittadini in difficoltà. Più o meno. Vediamo come stanno veramente le cose.

debiti cancellati
I debiti cancellati (Foto di svklimkin da Pixabay9 – pianoinclinato.it

I debiti saranno tutti cancellati

Come leggiamo su brocardi.it il Fisco vorrebbe cancellare le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2010  “che coinvolgono contribuenti in situazioni di gravissima difficoltà: falliti, deceduti, disoccupati cronici o persone senza alcun bene su cui lo Stato possa rivalersi”. Insomma sono debiti che comunque non verranno mai saldati, ma il cui solo esistere ha un costo.

Il cosiddetto “magazzino” dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione è oggi colmo: oltre 1.272 miliardi di euro di crediti ancora a bilancio, ma più di 537 miliardi sono già classificati come inesigibili. Cancellarli, quindi, significherebbe liberare risorse, sbloccare milioni di posizioni e alleggerire la macchina fiscale. C’è però da dire che non tutti applaudono. La Corte dei Conti per esempio “ha più volte segnalato l’inefficienza del sistema di riscossione e il rischio che sanatorie ripetute possano minare il senso di equità”. Mentre la CGIL “ha espresso preoccupazione per l’effetto disincentivante sui contribuenti onesti”. In pratica, chi ha sempre pagato le tasse potrebbe trovare molto ingiusto questa specie di “premio” per chi invece non lo fa. Chi avrà ragione?