UFFICIALE ADDIO PIGNORAMENTI, da oggi non possono più levarti casa sotto questa cifra | Sei autorizzato a non pagare nulla

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Pignoramento casa (foto di Jakub Zerdzicki da pexels) - pianoinclinato.it

Il pignoramento non fa più paura. Da questo momento sotto una determinata cifra la casa è al sicuro, nessuno te la toglie.

Siamo in un periodo in cui sempre più famiglie devono fare i conti con  difficoltà economiche. E uno dei timori più forti è quello di ritrovarsi a rischio pignoramento.

Quando si accumulano debiti e non si riescono a saldare certe spese, l’ansia di perdere la propria casa diventa concreta.

Non tutti però sanno con precisione cosa può far scattare un pignoramento, né quali debiti possono portare un creditore a mettere all’asta la propria abitazione. Eppure, ci sono situazioni comuni che, se trascurate, possono degenerare rapidamente.

Sì, perché in certi casi basta un importo relativamente modesto per avviare le procedure legali. E spesso chi è in difficoltà si trova a dover affrontare proprio quelle spese che sembrano secondarie, ma che invece sono strettamente collegate alla casa in cui vive. La novità è che da adesso nessuno può portartela via, sotto una certa cifra.

Addio pignoramento: la casa rimane a te

Una recente norma, come illustra brocardi.it,  ha portato un po’ di respiro a chi si trova in  difficoltà e teme per la propria abitazione. Una vera protezione pensata per evitare di perdere un tetto sopra la testa troppo facilmente.

Con il cosiddetto Decreto Bollette è stato introdotto un limite al pignoramento della prima casa per chi ha problemi economici. Ma la norma non vale per tutti? E soprattutto, copre qualunque tipo di debito? Non sotto una certa soglia, e vediamo qual è.

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Condominio (Foto di Valter da Pixabay) – pianoinclinato.it

Chi è protetto davvero?

La casa è al sicuro solo se rientri in una delle seguenti categorie, sempre secondo il sito: hai difficoltà economiche riconosciute come quelle che danno diritto ai bonus energia,  in casa qualcuno usa apparecchiature salvavita, sei disabile grave ai sensi della Legge 104, vivi su un’isola non connessa alla rete elettrica, sei in una struttura post-calamità oppure hai più di 75 anni. Ma servono anche altre condizioni.

Il debito deve riguardare solo le bollette energetiche condominiali (tipo luce scale o riscaldamento centralizzato), non deve superare i 5.000 euro, e la casa deve essere l’unico immobile di proprietà, con residenza stabile. Sono escluse ville, castelli e seconde case. Anche possedere solo una cantina o un box può far decadere la protezione. Inoltre è bene segnalare che il debito resta. Il condominio non può pignorare la casa. Ma può sempre chiedere un decreto ingiuntivo, iscrivere un’ipoteca sull’immobile o agire su conto corrente, stipendio o pensione. La tutela serve a dare tempo, non a cancellare i debiti.