Contatore, maxi scuoiata sulla seconda casa: gira al triplo della velocità | Bollette horror da 5.000€

Bolletta alta energia elettrica- Foto di Mikhail Nilov da Pexels-PianoInclinato.it
Quando si calcolano le spese dell’energia elettrica bisogna fare molta attenzione ai contatori: ecco come un dispositivo guasto può pesare in modo netto sulla bolletta.
Periodicamente si va incontro alla sostituzione dei contatori elettronici, sia per l’elettricità che per il gas, a causa dei necessari aggiornamenti tecnologici.
Questi cambiamenti, però, non sono privi di rischi e spesso nascondono dei malfunzionamenti di cui non ci si accorge subito con conseguenze molto pesanti in bolletta.
Ci sono alcuni casi in cui per i consumatori può diventare davvero impossibile monitorare i consumi in tempo reale o registrare letture affidabili da comunicare al fornitore.
A fare da esempio è il caso di una casalinga sessantenne che si è ritrovata a dover affrontare una maxi bolletta da quasi 5.000 euro per una seconda casa disabitata.
Contatore difettoso: il caso della maxi bolletta da 5.000 euro in una casa disabitata
La vicenda si svolge nell’arco di otto mesi, periodo durante il quale il fornitore aveva stimato un consumo esorbitante di 23.325 kWh. La colpa di questo inaspettato conteggio è da attribuire al display difettoso. In tutto questo tempo, infatti, il fornitore non ha avuto dati reali su cui basare il calcolo e ha quindi previso dei consumi teorici. Questi ultimi risultano spesso sovrastimati rispetto all’effettivo utilizzo, specialmente in abitazioni non occupate.
Nel caso della casalinga pugliese, il malfunzionamento ha generato una richiesta di pagamento insostenibile, come riportato da Consumerismo.it. La donna si è quindi attivata per presentare reclamo e la pratica ha richiesto ben quattro mesi di trattative. Il distributore è stato coinvolto e convocato come supporto tecnico in conciliazione. Nel frattempo, per evitare il blocco della fornitura e il cumulo di interessi di mora, è stata avviata una rateizzazione in 24 mesi. Grazie a questo intervento, sono stati sospesi gli atti di recupero credito fino alla risoluzione definitiva.
Consumi falsati: cosa fare in caso di bollette salate e a chi rivolgersi
Dopo due mesi aggiuntivi di mediazione, il distributore ha riconosciuto l’errore e rettificato i consumi, annullando l’intera bolletta da 5.000 euro. Le due rate già versate dalla cliente sono state rimborsate e il caso si è concluso con una nota di credito pari all’importo contestato.
L’intera vicenda sottolinea l’importanza di registrare dati reali di consumo e di fornirli al distributore, ma soprattutto di rivolgersi a sportelli qualificati per difendere i propri diritti. Quando ci si accorge di avere a che fare con un contatore difettoso bisogna immediatamente attivarsi per farlo sostituire ed evitare spiacevoli sorprese in bolletta.