Bollo auto 2025: non lo paghi sui modelli dell’anno scorso | Ti cancellano dalle liste ACI di riscossione

Esenzione pagamento bollo auto- Foto di Alex P da Pexels-PianoInclinato.it
Le nuove esenzioni dal pagamento del bollo auto premiano chi sceglie una determinata tipologia di veicolo, mentre per gli altri si prospetta un salasso sempre più salato.
Gli automobilisti italiani sanno bene cosa significhi dover far fronte al pagamento del bollo auto, una tassa di possesso che continua a generare polemiche e discussioni.
Si tratta di un’imposta che grava sul veicolo, indipendentemente dai chilometri percorsi o dallo stato di manutenzione delle strade. Il pagamento è dovuto anche per un’auto ferma.
Dal 2025, però, il quadro normativo cambia ancora una volta e vengono introdotte differenziazioni nette tra chi guida modelli tradizionali e chi ha scelto alternative meno inquinanti.
In particolar modo con l’accelerazione della transizione ecologica, alcune categorie di auto diventano fiscalmente vantaggiose, anche se non sono attualmente quelle più scelte.
Pagamento bollo auto: quali sono le categorie di veicoli esenti
La principale novità riguarda i veicoli elettrici, che in diverse Regioni godono già di esenzione totale dal bollo auto. In particolare, Lombardia e Piemonte hanno confermato per il 2025 l’azzeramento della tassa per i primi cinque anni dalla data di immatricolazione. Questa misura è stata pensata per spingere il mercato delle auto elettriche che sembra fare fatica a decollare nonostante i comprovati benefici ambientali e gli incentivi previsti anche per l’acquisto.
L’esenzione dal bollo auto si applica anche sui veicoli d’epoca, da tempo esclusi dalla tassazione, e per alcune categorie di auto ibride, che ottengono uno sconto fino al 50% in diverse Regioni. Sono proprio tutti questi modelli, spesso meno richiesti dai consumatori rispetto alle auto a benzina o diesel, a rientrare nelle agevolazioni.
Tassa sul possesso dell’automobile: come funziona il bollo dinamico sperimentale
Oltre all’aggiornamento della lista di categorie di automobili esenti dal pagamento della tassa di possesso, nel 2025 c’è spazio anche per l’avvio di nuove sperimentazioni. Si sente sempre più spesso parlare del cosiddetto bollo dinamico, come riportato da FornitureHoreca.it. Questo sistema punta a calcolare l’importo in base non solo a potenza e classe ambientale, ma anche ai chilometri effettivamente percorsi. L’idea è decisamente in linea con le direttive europee sulla fiscalità ambientale, ma è ancora lontana da un’applicazione uniforme.
Parallelamente alle agevolazioni si intensificano, però, i controlli sui ritardi nei pagamenti. Chi non paga rischia sanzioni, more, e persino il fermo amministrativo. Si sta delineando una doppia situazione: da un lato c’è chi non paga più il bollo auto, dall’altra c’è chi subisce un aggravio economico significativo, specialmente se in possesso di veicoli Euro 0, Euro 1 o Euro 2, che sono tra i più penalizzati dal punto di vista fiscale.