URGENTE MELONI – Ma quale Festa della Repubblica, il 2 giugno nuova scadenza fiscale | Cartella esattoriale se non ti presenti in Agenzia
Documenti fiscali- foto di Mikhail Nilov su Pexels-PianoInclinato.it
Il ponte previsto per la Festa della Repubblica porta con sé una nuova scadenza fiscale: ecco cosa succede per chi salta il termine previsto per il 3 giugno.
Il mese di giugno 2025 si preannuncia come particolarmente impegnativo dal punto di vista fiscale per i contribuenti italiani o meglio per alcune categorie.
Il calendario degli adempimenti obbligatori è fitto e non concede pause nemmeno nei giorni a ridosso delle festività, come quella del 2 giugno, Festa della Repubblica.
Proprio in quella settimana, infatti, scatta la nuova scadenza per la rottamazione quater delle cartelle esattoriali, la misura introdotta per consentire ai contribuenti di saldare i propri debiti col Fisco con sanzioni e interessi ridotti.
Il termine per il pagamento dell’ottava rata, originariamente fissato al 31 maggio (sabato), è slittato al 3 giugno, primo giorno lavorativo utile, ma la normativa concede cinque giorni di tolleranza.
Rottamazione Cartelle esattoriali e versamento Iva: quali sono le scadenze previste
Oltre alla rottamazione, giugno riserva un altro snodo cruciale al 16 del mese, quando scadono simultaneamente diversi obblighi per privati, imprese e lavoratori autonomi. La prima scadenza riguarda l’acconto IMU 2025, dovuto da chi possiede immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso. Il pagamento va effettuato tramite modello F24, in forma telematica o con bollettino postale.
Sempre il 16 giugno devono essere versati l’IVA relativa al mese di maggio, per chi è soggetto a liquidazione mensile, e le ritenute d’acconto operate nel mese precedente dai sostituti d’imposta. I datori di lavoro e i liberi professionisti dovranno dunque predisporre versamenti multipli, sempre tramite F24 telematico. Bisogna prestare molta attenzione a queste scadenze per evitare errori o sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione dei Redditi: scadenza a giugno e trattenute da luglio
L’ultima grande data da tenere a mente è quella del 30 giugno 2025, data che segna il termine per il versamento del saldo delle imposte 2024 e il primo acconto per il 2025 per chi utilizza il Modello Redditi o il 730 senza sostituto. I pagamenti possono essere rateizzati, oppure rinviati al 30 luglio con una maggiorazione dello 0,40%, come riportato da InvestireOggi. Sempre entro il 30 giugno, se dovuta, va presentata anche la Dichiarazione IMU 2025, relativa all’anno d’imposta precedente.
Chi, invece, effettua una Dichiarazione dei Redditi con sostituto d’imposta subirà eventuali trattenute direttamente in busta paga o nel cedolino pensione a partire da luglio. Che si tratti di datori di lavoro, liberi professionisti o dipendenti questo mese è pieno di scadenze fiscali da rispettare e per le quali prepararsi già a partire da questi ultimi giorni di maggio.