UFFICIALE MINISTERO DEL TURISMO – Affitti: senza CIN la multa è stratosferica | Ti scippano tutti i soldi delle ferie

Ti scippano i soldi delle ferie (pexels) - pianoinclinato.it

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State pianificando le vostre prossime vacanze e sognate l’appartamento perfetto per il vostro soggiorno?

Attenzione, perché il vostro riposo potrebbe trasformarsi in un incubo se non siete a conoscenza di una nuova regola fondamentale.

Il Ministero del Turismo ha parlato chiaro, e ignorare questa disposizione potrebbe costarvi una fortuna, rovinando completamente il vostro budget per le ferie.

Non si parla di una piccola multa, ma di sanzioni salatissime che potrebbero farvi pentire amaramente della vostra scelta.

Prima di prenotare, assicuratevi di conoscere questo dettaglio cruciale che vi proteggerà da spiacevoli sorprese e garantirà la serenità del vostro viaggio.

Trasparenza negli affitti brevi: l’obbligo di CIR e CIN

Se avete intenzione di affittare un alloggio per brevi periodi in Italia, sia come proprietari che come affittuari, è fondamentale conoscere due codici identificativi obbligatori: il Codice Identificativo Regionale (CIR) e il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questi codici sono stati introdotti con l’obiettivo di aumentare la trasparenza dell’offerta turistica, contrastare l’ospitalità irregolare e assicurare il rispetto delle normative in materia di sicurezza, igiene e qualità dei servizi. Permettono inoltre alle autorità locali di monitorare le attività delle strutture ricettive e di raccogliere dati utili a fini statistici e fiscali.

Il CIR è un codice alfanumerico che quasi tutte le regioni italiane hanno adottato per identificare in modo univoco le strutture ricettive e gli immobili destinati alle locazioni brevi. La sua composizione varia da regione a regione, ma generalmente include un codice ISTAT (relativo a comune, provincia o regione), un codice che identifica il tipo di struttura e un numero progressivo. Mentre il CIR è gestito a livello locale, il CIN uniforma l’identificazione delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi a livello nazionale. A partire dal 1° gennaio 2025, sarà obbligatorio esporre il CIN all’esterno dell’immobile e in tutti gli annunci pubblicitari relativi all’affitto.

CIN (web) - pianoinclinato.it
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Rischi grosso

Non rispettare le normative su CIR e CIN può costare molto caro. Nel caso del CIN, le sanzioni amministrative pecuniarie possono variare tra i 500 e gli 8.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione e delle dimensioni dell’immobile. Questo è il motivo per cui è fondamentale, sia per i proprietari che per i potenziali affittuari, verificare la presenza e la regolarità di questi codici. Per i turisti, in particolare, ignorare questo aspetto significa rischiare di incappare in situazioni irregolari che potrebbero non solo compromettere la sicurezza e la qualità del soggiorno, ma anche potenzialmente esporli a truffe o disagi, facendo sì che “vi scippano i soldi delle ferie” senza che l’alloggio sia conforme alle normative.

Se offrite o cercate affitti brevi in Italia, ottenere e rispettare gli obblighi relativi ai codici CIR e CIN è fondamentale per garantire la conformità alle normative vigenti e promuovere trasparenza e legalità nel settore. Assicuratevi di seguire le procedure previste e di rispettare le scadenze per evitare sanzioni e operare in piena regolarità.