Carnodemenza – ma quale cancro, la carne rossa ti brucia i neuroni: ad Harvard lo sanno tutti | Ti cancella la memoria
Demenza (Foto di hainguyenrp da Pixabay) - pianoinclinato.it
Hai mai sentito parlare di carnodemenza? L’allarme lanciato da Harvard sui pericoli della carne rossa che brucia i neuroni.
Negli ultimi tempi si parla sempre di più dell’importanza di una buona alimentazione per la salute. Mangiare bene non è solo una questione di peso o aspetto fisico, ma anche di benessere della mente. E soprattutto di prevenzione di alcune malattie.
Anche se capire quali cibi favoriscono realmente la salute non è sempre semplice, visto il mare di informazioni, spesso contrastanti, che ci investe ogni giorno.
Una cosa però è data per certa: la carne rossa, soprattutto quella lavorata come wurstel, hamburger e insaccati, non è per nulla salutare e andrebbe limitata il più possibile.
Ma spesso manca una chiara spiegazione di come e perché faccia male. Cosa dice la scienza moderna? Quali sono i rischi reali? Oltre ad essere notoriamente associata alla predisposizione al cancro, c’è un nuovo allarme lanciato da Harvard.
Carnodemenza: il nuovo pericolo della carne rossa
L’alimentazione influenza il corpo in tanti modi, e anche la salute del cervello dipende da ciò che mangiamo. La demenza è una malattia terribile che colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento, e che rende difficile anche svolgere le normali attività quotidiane. Tra le forme più comuni e note c’è l’Alzheimer, una patologia degenerativa che lentamente danneggia le cellule nervose nel cervello.
Uno studio recente condotto da ricercatori dell’università di Harvard, riporta obiettivoinsalute.it, ha analizzato il legame tra carne rossa lavorata e rischio di demenza. Lo studio, durato più di 40 anni, ha coinvolto oltre 133.000 persone, di cui circa 11.000 hanno sviluppato una qualche forma di demenza durante il periodo di osservazione.
Ti danneggia le cellule del cervello
I risultati hanno mostrato che chi ha consumato regolarmente carne rossa lavorata ha sviluppato un rischio più alto, del 14%, di ammalarsi di demenza rispetto a chi ne ha mangiata meno. Questo significa che un consumo frequente di questi alimenti potrebbe influenzare negativamente la salute del cervello nel lungo termine.
Gli scienziati spiegano che la carne lavorata contiene molti grassi saturi e sale, elementi che possono alzare la pressione sanguigna e danneggiare i vasi cerebrali. Inoltre, durante la digestione si formano alcune sostanze che sembrano favorire l’accumulo di proteine anomale nel cervello collegate proprio all’Alzheimer. Anche i nitriti usati nella conservazione della carne potrebbero danneggiare il DNA delle cellule cerebrali, peggiorando ulteriormente la situazione. Lo studio ha però evidenziato che sostituire una porzione quotidiana di carne lavorata con noci o legumi riduce il rischio di demenza del 19%, mentre scegliere il pesce porta a una riduzione ancora maggiore, del 28%. Come sempre, una dieta equilibrata, ricca di cibi naturali e povera di alimenti processati, è fondamentale per mantenere non solo il corpo ma anche il cervello in salute.