ULTIM’ORA MINISTERO DELL’AMBIENTE – Sgorga radioattiva dal rubinetto: acqua all’Uranio 238 | Vietato bere fino al 26 giugno

Acqua che scorre (foto di pixabay) - pianoinclinato.it
Allarme acqua: esce radioattiva dal rubinetto, pericoloso bere o lavarsi. Vietato usarla fino alla fine di giugno.
L’acqua è un bene prezioso, me è anche qualcosa che diamo per scontato ogni giorno. Apriamo il rubinetto e pensiamo sia normale poter bere, cucinare o lavarsi senza preoccupazioni.
Senza mai soffermarci a pensare che purtroppo in molte parti del mondo non è così: ci sono persone che devono fare grandi sacrifici e percorrere chilometri per trovare anche solo un po’ d’acqua pulita.
Noi siamo decisamente fortunati: arriva nelle nostre case senza problemi, e spesso neppure ci rendiamo conto di quanto sia importante. È gratis, sempre a disposizione, e la possiamo usare senza paura. È un vero dono e fa la differenza nella vita di chi, invece, deve affrontare la sete e la mancanza di servizi tanto essenziali.
Ma a volte anche ciò che sembra sicuro può nascondere insidie. L’acqua limpida che scorre dai nostri rubinetti potrebbe contenere qualcosa di pericoloso, qualcosa che non vediamo a occhio nudo. E che può mettere a rischio la salute di chi la beve o la usa per cucinare e lavarsi. L’acqua può essere radioattiva.
Ministero dell’Ambiente: acqua radioattiva dai rubinetti
È proprio quello che è successo di recente: un’allerta ufficiale ha avvisato che in alcune zone l’acqua non è più sicura da bere. Non si tratta di un semplice avviso, ma di un vero e proprio divieto che durerà fino al 26 giugno.
L’acqua radioattiva sembra quasi il titolo di un film dell’orrore, ma purtroppo è realtà. Eppure quanti di noi si fidano del liquido trasparente che scorre nei tubi dell’acquedotto e arriva diretto nelle nostre case. Ma che tragitto fa? E questi tubi, sono sicuri?
Vietato usarla
Il problema fortunatamente (se così si può dire) non riguarda l’Italia ma alcune zone della Grecia, dove è stata scoperta la presenza di uranio naturale nell’acqua potabile, come riporta diariodenavarra.es. Non si tratta di uranio radioattivo, cioè di quello che emette radiazioni pericolose, ma di un metallo pesante che però in concentrazioni elevate può essere dannoso per i reni e aumentare il rischio di malattie serie.
Circa 2.000 case, con 5.000 persone, sono rimaste senza acqua potabile. Le autorità hanno dovuto dichiarare lo stato di emergenza e stanno lavorando per installare filtri che possano purificare l’acqua. Nel frattempo, è stata messa a disposizione acqua in bottiglia e cisterne per garantire l’approvvigionamento minimo. Anche se il problema non è causato da inquinamento o attività umane, ma dalla natura stessa del territorio, la situazione è seria e richiede attenzione. E ci fa riflettere.