ULTIM’ORA ENTRATE – RACCOMANDATE BLU: peggio di quelle verdi, ti svuotano il conto con una firma | Micidiali

raccomandata aer

La raccomandata blu - pianoinclinato.it

Agenzia delle Entrate: arrivano le temutissime raccomandate blu, che sono pure peggio delle classiche verdi e ti svuotano il conto.

Arrivano silenziose, senza preavviso. Le trovi nella cassetta della posta o te le mostra il postino con un’espressione seria. Sono quelle buste particolari, riconoscibili a colpo d’occhio: colorate, intestazione autorevole, numeri di protocollo.

A volte sembrano comunicazioni fiscali, altre volte riguardano notifiche importanti. Non ci sono pubblicità, nessun volantino: solo una firma, magari da apporre entro una certa data. Sembra qualcosa che non puoi proprio ignorare.

Da qualche settimana, queste misteriose “raccomandate blu” stanno preoccupando molti cittadini. Ogni comunicazione dell’Agenzia delle Entrate desta preoccupazione quando arriva, qualunque essa sia. E di qualunque colore si tratti. Solitamente sappiamo che si tratta di richieste di soldi. O comunque quasi mai cose buone.

Ma che cosa vogliono davvero? Come mai adesso stanno arrivando queste famigerate comunicazioni diverse dal solito? Facciamo molta attenzione, ti trovi senza un soldo e non sai nemmeno perché. O quasi.

Agenzia delle Entrate: arriva la raccomandata blu

In realtà quelle che sembrano comunicazioni cartacee sono il volto di una nuova truffa online. Nessuna raccomandata vera, nessuna lettera consegnata davvero. Solo e-mail, studiate nei minimi dettagli, che imitano le notifiche ufficiali per spingerti a cliccare su un link.

L’allarme, riporta money.it,  arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che ha segnalato una campagna di phishing particolarmente subdola. Gli utenti ricevono una e-mail con oggetto simile a “Avviso Raccomandata #AR…” e un link da aprire entro 24 ore. Il mittente? Falsificato. Il sito? Una copia pericolosa.

soldi
Banconote (Foto di M. H. da Pixabay) – pianoinclinato.it

Come ti ritrovi senza soldi sul conto

Una volta cliccato, manco a dirsi, parte la trappola: il sito invita a inserire dati personali o scaricare documenti, ma in realtà serve solo a rubare credenziali, informazioni bancarie o installare virus nel dispositivo. Il tutto con una finta identità istituzionale, spesso distinguibile solo da dettagli minuscoli, come una lettera nel dominio web. Nello specifico, il falso indirizzo di posta elettronica  è  no.reply@www.agenziaentrate.gov.it. 

Per evitare brutte sorprese, è fondamentale ignorare qualsiasi e-mail che imponga urgenze o pressioni. Se hai dubbi, consulta direttamente il sito ufficiale dell’ente o recati di persona presso uno sportello. Nessuna vera raccomandata viaggia via e-mail con un link da cliccare al volo. E se ti chiedono dati con troppa fretta, segui i consigli dell’Ente “In caso di dubbi sull’autenticità di ipotetiche comunicazioni da parte del nostro ente, si può fare riferimento ai contatti reperibili sul sito istituzionale o all’ufficio delle entrate territorialmente competente”.