ADDIO REVERSIBILITÀ – Congelata la pensione del tuo povero coniuge: non ti passano nemmeno 1€ | È legge, se la terrà lo Stato

Pensione di reversibilità congelata (Foto di Sabine van Erp da Pixabay) - pianoinclinato.it
Addio reversibilità: non ti spetta più niente, le regole sono cambiate. Finisce la garanzia di un’entrata che spesso è l’unica.
L’annuncio è ufficiale: la pensione di reversibilità è cambiata. Non è più quella garanzia che per anni ha sostenuto i familiari dei pensionati defunti.
Se hai perso il coniuge, preparati a una brutta sorpresa: con le nuove regole, potresti non ricevere nemmeno un euro di quella che una volta era una sicurezza economica.
La pensione di reversibilità è un trattamento destinato ai familiari che perdono un congiunto pensionato. Si tratta di un aiuto economico che, in molti casi, garantisce la continuità del reddito familiare.
Per ottenerla, il defunto deve aver maturato almeno 15 anni di contributi o 5 anni, con almeno 3 anni negli ultimi 5 prima della morte. Un diritto che oggi sta cambiando radicalmente.
Addio reversibilità: congelato il trattamento al coniuge superstite
Coniuge superstite, figli minorenni o inabili, ma anche figli universitari e i nipoti a carico hanno diritto alla pensione. Ma ora le cose sono diverse. La riforma introduce nuove condizioni: se non soddisfi determinati criteri, potresti non vedere nemmeno un centesimo della pensione che spettava al tuo partner. La legge limita fortemente chi può accedere a questi benefici.
E non è tutto: il diritto alla reversibilità non è eterno. Il coniuge superstite perde il diritto alla pensione se si risposa. Certo, ci sono delle eccezioni, come la possibilità di mantenere una parte dell’assegno (due annualità), ma il resto finisce. I figli, poi, perdono il diritto a 18 anni, a meno che non siano studenti (fino a 21 anni) o universitari (fino a 26 anni). Se iniziano a lavorare, il diritto si interrompe immediatamente. Anche per nipoti e genitori ci sono limitazioni simili.
Nuove regole, meno diritti
La pensione di reversibilità ai figli minorenni è un diritto indiscutibile. Per i figli inabili la situazione è più complessa: la reversibilità dipende dal mantenimento dello stato di invalidità.
Ma qual è la quota spettante al coniuge superstite? Si tratta solo il 60% della pensione che il defunto percepiva. Una percentuale che potrebbe non essere sufficiente a coprire tutte le necessità economiche di chi rimane. Con la riforma, il diritto alla pensione di reversibilità non è più così automatico. Tante persone si trovano ora senza il supporto economico che, fino a ieri, sembrava garantito. Il cambiamento potrebbe colpire famiglie che non sono preparate a fronteggiare la perdita di questo beneficio, con effetti pesanti sul bilancio familiare. Non aspettare, verifica i tuoi diritti e chiedi supporto all’INPS, perché il cambiamento è in atto e le opportunità potrebbero essere limitate.