Punture di vespe o calabroni: cosa fare appena ci si accorge di essere stati punti e quali sono i rimedi efficaci
Punture api e calabroni, come intervenire - pianoinclinato.it (Foto Pixabay)
In estate la pelle è più esposta a possibili punture di insetti: tutti i rimedi per evitare che un pomfo si trasformi in infezione.
Con l’arrivo dell’estate, si utilizzano indumenti che lasciano gran parte del corpo scoperto esponendolo così a possibili punture di api, vespe o calabroni.
Nella maggior parte dei casi, i pomfi che si creano sono circoscritti e possono provocare rossore o prurito, ma ci sono situazioni che devono immediatamente allertare e spingere ad un consulto medico.
Gli esperti suggeriscono, nella maggior parte dei casi, di non allarmarsi e di rivolgersi in farmacia per risolvere il problema, ma quando si verificano pus, febbre o sensazione di svenimento, è il caso di un intervento più accurato e repentino.
Ecco tutti i consigli per alleviare al minimo il fastidio provocato dalle punture di vespe o calabroni e i rimedi per rimanere lontani da queste situazioni.
Vespe e calabroni, perché pungono e come rimediare
Vespe, api e calabroni utilizzano il pungiglione per proteggere il loro nido e le loro colonie. Le punture di questi animali sono forme di difesa poiché essi agiscono quando si sentono in pericolo. Nel periodo estivo è più facile incontrare questo tipo di insetti o rischiare che si venga punti: la reazione immediata è il rigonfiamento di una zona circoscritta – solitamente di qualche centimetro – e un senso di dolore e prurito.
Nella maggior parte dei casi il problema si risolve in poche ore o al massimo in pochi giorni. Se il pungiglione è rimasto nella pelle, lo si può rimuovere con un oggetto dal bordo sottile, poi si consiglia di lavare la zona con acqua e sapone e refrigerarla con un impacco freddo o con del ghiaccio per circa 10 minuti. Evitare sempre di grattare la zona per non infettarla.
Punture di vespe e calabroni: quando preoccuparsi
Le punture di vespe e calabroni sono solitamente innocue, ma in alcuni casi potrebbero essere pericolose se provocano una reazione allergica e un conseguente shock anafilattico. Il consiglio è di rivolgersi immediatamente ad un medico se si viene punti vicino agli occhi, alla gola o in bocca, se si nota un rigonfiamento più esteso e se si iniziano ad avvertire sintomi anomali come febbre, vomito, vertigini o perdita di conoscenza.
In alcuni casi, infatti, queste punture possono provocare delle reazioni allergiche pericolose che necessitano di un intervento repentino di uno specialista. Anche la presenza di pus, ghiandole gonfie o sintomi simili all’influenza devono allertare: il pronto soccorso più vicino saprà come intervenire tempestivamente.