CONFERMATO DAL GOVERNO – Approvata la maxitassa sull’acqua: 1400€ o rimani a secco | Ti chiudono il rubinetto

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L'acqua è un bene prezioso (Foto di Jonas KIM da Pixabay) - pianoinclinato.it

Arriva una vera stangata sull’acqua, che dovrebbe essere un bene gratuito: 1400 euro di tassa se vuoi continuare ad averla in casa. 

L’acqua è vita. È un bene prezioso, insostituibile, una risorsa che dovrebbe essere accessibile a tutti, senza eccezioni. Eppure, mentre in molte parti del mondo milioni di persone combattono per avere una goccia pulita da bere, qui da noi l’acqua diventa un lusso sempre più caro.

La sua importanza è indiscutibile: serve a lavarsi, a cucinare, a irrigare i campi e a mantenere l’igiene. Non è un bene da sprecare, e proprio per questo dovrebbe essere tutelata e garantita senza far piangere il portafoglio.

Negli ultimi anni, però, la parola “tassa” sembra essersi insinuata ovunque, e l’acqua non fa eccezione. L’idea che un bene così fondamentale possa trasformarsi in un costo insostenibile fa montare l’indignazione generale.

Perché l’acqua dovrebbe essere gratuita? Perché è un diritto, non un optional. Invece, i prezzi aumentano, le bollette lievitano e con loro crescono le preoccupazioni di chi si ritrova a dover scegliere tra risparmiare o rinunciare. Quando poi arrivano cifre da capogiro, come quella di una bolletta da quasi 1.500 euro, la rabbia prende il sopravvento. Come può succedere? Chi controlla?

Maxi tassa sull’acqua: 1400 euro se la vuoi usare

La verità spesso è nascosta tra le mille scartoffie che caratterizzano il nostro amato Paese, paradiso (si fa per dire) della burocrazia. Scartoffie, errori tecnici e procedure burocratiche complicate, che rischiano di trasformare un diritto in una trappola.

Ed è proprio da qui che parte la storia di una consumatrice di Parma, che si è vista recapitare una bolletta spropositata e ingiustificata. Per fortuna, non tutto è perduto: grazie all’intervento dello sportello Confconsumatori di Parma, e in particolare dell’esperta Francesca Campanini, come racconta parmatoday.it, è stato possibile far emergere la verità e ottenere lo storno della somma non dovuta. Ma cosa è successo?

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Acqua (Foto di Buy me a coffee, please Buy me a coffee, please da Pixabay) – pianoinclinato.it

Un bene da non sprecare

Il problema nasce da un errore nella verbalizzazione del sopralluogo tecnico, che ha portato alla negazione di un’agevolazione prevista per perdite occulte, regolata da una specifica delibera Arera. Un errore che, se non fosse stato corretto, avrebbe significato pagare per un guasto inesistente e subire un trattamento ingiusto. La maxi bolletta infatti è stata dovuta ad una perdita che sarebbe stato impossibile vedere perché, appunto, occulta.

Questa vicenda è solo un esempio di quanto sia importante essere informati e tutelarsi, soprattutto quando si parla di servizi essenziali come l’acqua. Un monito per tutti: non lasciatevi intimidire da cifre esorbitanti e verificate sempre i documenti prima di firmare.