AVVISO SANITÀ, se in casa dei tuoi genitori noti questo strano dettaglio chiama subito un medico | Dovrai ricoverarli all’RSA

anziani demenza

Una coppia di anziani (Foto di wJ su Unsplash) - pianoinclinato.it

Attenzione a questi segnali: se noti in casa dei tuoi genitori alcuni dettagli, è il momento di prendere atto che non possono più stare da soli. 

Ci sono cose che diamo per scontate. I nostri genitori, ad esempio, sembrano invincibili per un tempo lunghissimo. Sono il nostro rifugio, il nostro punto fermo, quelli che hanno sempre saputo tutto. Poi un giorno iniziamo a vedere le rughe, i piccoli acciacchi, le medicine sul comodino. Il tempo, silenziosamente, fa il suo lavoro.

Alcune cose non siamo mai davvero pronti ad affrontarle. Tra queste, vederli cambiare.  Un giorno iniziamo a notare piccoli segnali: una telefonata dimenticata, un oggetto fuori posto, un gesto fuori contesto. All’inizio sorridiamo, scherziamo… “la vecchiaia”, diciamo. Ma nel profondo sappiamo che non è solo una questione d’età. Qualcosa sta cambiando.

Vorremmo proteggerli da tutto, anche da ciò che non capiamo. Eppure, non possiamo ignorare l’evidenza: a volte il corpo rallenta, ma è la mente a lanciare i primi segnali d’allarme. In modo silenzioso, sottile, quasi invisibile a chi non vuole vedere.

E allora capita di tornare nella casa dei genitori e avvertire una strana sensazione. C’è qualcosa che non torna. Non è solo disordine: è come se certi gesti quotidiani fossero diventati più faticosi, più confusi. Ed è proprio da lì che, spesso, si comincia a intuire cosa sta accadendo. E si comprende che non possono più essere lasciati soli.

Avviso Sanità: quando i genitori non possono più stare soli

Si tratta, in molti casi, di un problema cognitivo. Una malattia che inizia piano, con segnali sfumati ma chiari per chi sa riconoscerli: la demenza. Una condizione che colpisce milioni di persone nel mondo e che altera progressivamente la memoria, il ragionamento e persino le azioni più semplici della vita quotidiana.

Uno dei campanelli d’allarme? L’uso insolito degli oggetti di casa. Chi ne soffre può iniziare a conservare il telecomando nel frigo, o cercare il dentifricio nella credenza. Non è distrazione, ma confusione. Il cervello fatica a collegare oggetti e funzioni, e si perde nei gesti abituali. Una cosa molto triste, a dire il vero.

anziano con deambulatore
Deambulatore (Foto di günter da Pixabay) – pianoinclinato.it

Attenzione a questi dettagli

A questo si aggiunge la difficoltà a eseguire compiti semplici come vestirsi, cucinare, persino lavarsi. È il segnale che potrebbero essere presenti disturbi motori cognitivi come l’aprassia, spiega theheartysoul.com, che rende difficile usare oggetti anche se se ne riconosce lo scopo. Un paziente, per esempio, può sapere cos’è uno spazzolino, ma non riuscire a usarlo correttamente.

E poi ci sono i segnali più concreti e pericolosi: fornelli lasciati accesi, rubinetti aperti, bruciature, elettrodomestici mal utilizzati. Anche il livello generale di cura della casa peggiora: spazi trascurati, spazzatura non portata fuori, polvere ovunque. Quando questi segnali si sommano, è il momento di chiamare un medico. La demenza è una condizione cronica, e ad oggi non esiste una cura definitiva. Ma una diagnosi precoce può fare una grande differenza: permette di pianificare il futuro con lucidità, attivare percorsi di supporto e, soprattutto, offrire a chi ne soffre una vita il più possibile serena, sicura e dignitosa. Non si guarisce, è vero. Ma si può imparare ad accompagnare chi amiamo con più consapevolezza, e con tutta la dolcezza che merita.