ULTIM’ORA – Trasporto pubblico GRATUITO: basta la carta di identità e non paghi niente | Graziati in nome della sostenibilità

Mezzi-pubblici-gratis-Foto-di-Andrea-Piacquadio-da-Pexels-PianoInclinato.it

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Dal Nord Europa a Bruxelles, passando per Milano: il trasporto pubblico guarda a un futuro senza ticket, tra prove tecniche di sostenibilità e impatto sociale.

Ridurre le emissioni, favorire l’uso dei mezzi pubblici e snellire il traffico automobilistico sono diventati obiettivi centrali nelle politiche urbane di molte città.

Il trasporto pubblico gratuito, per anni solo una promessa elettorale in Italia, sta trovando attuazione concreta in molte realtà europee.

A Milano, l’ipotesi fu portata avanti nel 2023 dall’allora assessora Francesca Balzani, che propose l’eliminazione del costo del biglietto per bus, tram e filobus, escludendo però la metropolitana.

La misura suscitò un acceso dibattito, anche per il suo potenziale impatto ambientale positivo. A quel tempo, però, la proposta fu accantonata con la conferma del sindaco Sala. A livello globale, invece, il biglietto gratuito si è trasformato in realtà, con risultati eterogenei a seconda del contesto urbano e sociale.

Trasporto pubblico gratuito: quali sono i Paesi in cui questa proposta è diventata realtà

Nel 2013, Tallinn, capitale dell’Estonia, è diventata la prima grande città europea a introdurre un sistema di trasporto pubblico gratuito per tutti i residenti. Autobus, tram e filobus sono accessibili senza biglietto, con l’obiettivo di ridurre l’uso delle auto private. I risultati, però, sono stati più contenuti del previsto, come riportato da Green.it. Mentre il Comune sperava in un aumento del 20% dei passeggeri, uno studio del Royal Institute of Technology ha rilevato un incremento del 3%.

Il dato più interessante riguarda i quartieri periferici e a basso reddito, come Lasnamäe, dove l’uso dei mezzi pubblici è cresciuto fino al 10%. Questa percentuale dimostra un impatto sociale tangibile. La gratuità si è quindi rivelata un incentivo soprattutto per le fasce più deboli della popolazione che hanno cominciato a muoversi in modo proficuo anche per recarsi al lavoro e cercare occupazioni per il proprio sostentamento.

Trasporto-pubblico-Foto-di-Jakob-Scholz-da-Pexels-PianoInclinato
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Quali sono i Paesi in cui il traporto pubblico è gratis e quali sono i risultati

In Europa, altri esempi consolidati arrivano da città come Templin in Germania o Aubagne e Châteauroux in Francia, dove il trasporto gratuito è attivo da decenni o è stato testato temporaneamente. A Bruxelles, invece, si sperimenta un modello più graduale: un bus elettrico, operativo solo nei fine settimana su un itinerario turistico di 6 chilometri, è gratuito per tutti.

Anche Singapore ha adottato un approccio selettivo: sono state rese gratuite alcune corse mattutine della metro per ridurre l’affollamento nelle ore di punta. Questi progetti dimostrano che il futuro della mobilità pubblica potrebbe essere accessibile a tutti, ma modulato in base alle esigenze demografiche, urbanistiche e ambientali delle singole città.