“Vabbè già che ci sono…”: vai per comprare un’acqua minerale ed esci rapinato | Questo supermercato ha una tattica imbattile per raggirarti, ci caschi sempre
I trucchi del supermercato (Foto di Alexa da Pixabay) - pianoinclinato.it
Dovevi comprare solo l’acqua ma esci con una scorta di cibo per tre mesi. Tutta colpa del supermercato, che ha un metodo infallibile per spennarti.
Sei uscito solo per prendere una bottiglia d’acqua. Un’azione semplice, veloce, quasi innocua. Ma qualcosa è andato storto. Torni a casa e nel sacchetto trovi anche un deodorante alla lavanda, una treccia di pane, due bottiglie di vino, biscotti (che non mangi nemmeno) e – sì, per fortuna – l’acqua.
“Com’è successo?”, ti chiedi. Non è colpa tua, non sei impazzito. Hai semplicemente messo piede nel regno dove il marketing regna sovrano: il supermercato. E lì dentro, sei solo una pedina in un gioco ben più grande.
Perché non è questione di debolezza. È che loro sono dei maestri della persuasione. Ti studiano, ti conoscono, ti guidano senza che tu te ne accorga. Ogni scaffale, luce e odore è lì per farti dire la frase più pericolosa: “Vabbè, già che ci sono…”
Il tuo carrello non si riempie da solo. È spinto da strategie invisibili, pensate per trasformarti da cliente occasionale a compratore seriale. Scopri i trucchi che ti spingono a spendere di più.
Supermercato: la tecnica della persuasione
La prima trappola? Proprio l’acqua. Che non trovi mai subito, ma sempre in fondo. È un’esca. Per arrivarci, devi attraversare i reparti delle tentazioni: snack, dolci, promozioni lampeggianti. E a ogni passo, qualcosa finisce nel carrello.
Poi c’è il carrello stesso: enorme, ingannevole. Anche quando è mezzo pieno sembra vuoto, e il tuo cervello interpreta quel vuoto come “non hai preso abbastanza”. Risultato? Continui a riempirlo, anche se sei entrato solo per due cose.
Le offerte imperdibili. Ma per chi?
E quei profumi irresistibili? Pane caldo, biscotti appena sfornati… Lo sapevi che a volte sono odori diffusi artificialmente? Non stai entrando in un panificio, ma in una trappola olfattiva perfetta. Occhio anche alla musica. Di mattina è lenta, rilassante, per farti girare di più. Di pomeriggio accelera, ti spinge a fare acquisti rapidi. Tutto studiato. Anche la posizione dei prodotti: quelli più costosi o redditizi sono all’altezza degli occhi. Quelli davvero convenienti? In basso o nascosti. Vuoi risparmiare? Abbassati.
Ciliegina sulla torta: le offerte. 3×2, “sottocosto”, “solo per oggi”… messaggi che scatenano il panico da occasione persa. E allora prendi anche se non ti serve. Tanto poi lo userai, no? Spoiler: no. Conoscere queste tattiche è utile, ma non basta. Perché, ammettiamolo, la candela profumata alla vaniglia in offerta era irresistibile. E “già che c’eri”, il vino ci stava bene.