Controlli alcol e droga a bordo strada: inizia la LOTTERIA dell’estate, a seconda di chi e dove ti fermano perdi la patente a vita

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Un’estate sotto osservazione: i test non sono tutti uguali e il destino della patente cambia da città a città e dal tipo di controllo incontrato.
I controlli su alcol e droghe aumentano durante la stagione estiva, ma non tutti sanno che l’esito dipende da chi effettua il test e dove avviene il fermo.
In Italia, Carabinieri e Polizia Stradale non usano strumenti identici: i primi ricorrono spesso ai test salivari con soglie più basse.
Per la cannabis, ad esempio, bastano 10 ng/ml per risultare positivi con i Carabinieri, mentre la Polizia Stradale richiede 25 ng/ml.
Il paradosso è evidente: due automobilisti nelle stesse condizioni possono trovarsi con esiti opposti solo perché fermati in due province diverse.
Controlli su strada: rilevazioni diverse per alcol e droga a seconda del tipo di verifica
Bisogna ricordare che con la riforma del Codice della Strada del dicembre 2024, non serve più dimostrare l’effettiva alterazione alla guida: è sufficiente una minima traccia per far scattare la sospensione immediata della patente, anche se la sostanza non ha più effetti attivi sull’organismo. In caso di positività, l’automobilista viene inviato alla commissione medica locale per la verifica dell’idoneità alla guida. Ma anche qui regna la disomogeneità. Le linee guida nazionali lasciano margine di interpretazione: in alcune città è sufficiente un mese di astinenza documentata, altrove si richiedono sei mesi e test più invasivi.
Non è raro che venga imposta una lunga serie di esami, anche su capelli o saliva, da svolgere presso laboratori privati, con costi interamente a carico del conducente. Le commissioni decidono in autonomia se considerare l’uso occasionale come indice di dipendenza, anche in assenza di diagnosi clinica. Così può accadere che una sola positività porti alla revoca della patente, senza possibilità di appello immediato.
Cosa succede in caso di esito positivo ai controlli per alcol e droghe
Il protocollo prevede due livelli di analisi: uno screening iniziale e un secondo test di conferma. Molte commissioni si limitano, però, al primo step, aumentando il rischio di falsi positivi, come riportato da CML Roma 1 adesso basta. I test preliminari non distinguono tra residui innocui e assunzioni recenti: se il valore soglia viene superato, il risultato è comunque positivo.
Anche il tempo necessario per ottenere una conferma cambia in base al tipo di test: poche ore per il sangue, giorni per le urine, mesi per i capelli. Il risultato? Un automobilista può essere considerato idoneo in una città e non idoneo in un’altra, senza aver cambiato comportamento. E senza regole condivise, a fare la differenza è solo il luogo del controllo.