Vacanze, 1 italiano su 2 non le farà: il 90% dentro i confini nazionali | L’estero ancora un miraggio

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Estate 2025, i dati sulle partenze - pianoinclinato.it (foto Pexels)

Estate triste per buona parte degli italiani: la metà della popolazione ha rinunciato alle vacanze estive, colpa dei prezzi troppo elevati.

Con l’arrivo del mese di agosto, sono numerose le aziende che chiudono per ferie, consentendo così a milioni di italiani di poter organizzare soggiorni più o meno lunghi lontani da casa.

Per il 2025, le previsioni prevedono partenze solo per la metà della popolazione: i dati raccolti da Federalberghi tracciano un quadro spaccato della condizione nazionale.

La scelta di rinunciare alle vacanze estive si deve, soprattutto, all’aumento dei costi: si stima, infatti, che i prezzi delle strutture ricettive e dei servizi offerti nelle principali mete della Penisola, sia aumentato notevolmente rispetto allo scorso anno.

È il caro prezzi, dunque, ad aver spinto 1 italiano su 2 a dire addio alle vacanze estive o a rimandare il periodo di ferie ad un mese “di bassa stagione”.

Estate 2025: quando si concentrano i periodi di vacanza

Tra giugno e settembre sono milioni gli italiani che decidono di partire. I dati di Federalberghi raccontano una suddivisione quasi equa della popolazione in quelli che vengono abitualmente indicati come i periodi caldi per le vacanze estive. Sono 5,7 milioni i vacanzieri a giugno, 16,1 milioni a luglio, 17,5 milioni ad agosto e 4,7 milioni a settembre. Agosto, quindi, si conferma come uno dei mesi in cui gli spostamenti si fanno più intensi, complice anche la chiusura di molte aziende private che scelgono questo periodo per stoppare momentaneamente i lavori.

L’Italia si conferma, anche per quest’anno, la meta prescelta per la partenza: 9 italiani su 10 (l’88% della popolazione) sceglieranno di restare nei confini nazionali, mentre solo il 12% volerà verso mete estere per un volume di affari che si aggirerà intorno ai 41,3 miliardi di euro. Le mete predilette si confermano quelle balneari con una percentuale di prenotazioni pari al 24%, seguite poi da città d’arte, località montane e piccoli borghi, con percentuali tra il 10% e il 12%, solo il 6% invece preferisce la campagna.

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Quali sono le mete scelte per le vacanze estive – pianoinclinato.it (foto Pexels)

Italiani: perché si rinuncia alle vacanze

Se la popolazione in partenza corrisponde a circa 36 milioni di italiani, la restante parte rinuncerà a godere delle vacanze estive. Come emerso dall’indagine, il 49,2% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Il motivo è da ricondurre principalmente alla mancanza di liquidità e al caro prezzi che ha investito le principali mete turistiche. Una buona fetta della popolazione, invece, non partirà per motivi di salute (24,5%) e per motivi familiari (23,9%), mentre solo il 7,8% andrà in vacanza in un altro periodo.

Se quasi la metà della popolazione rinuncerà alle vacanze, un terzo dei vacanzieri si potrà permettere anche un breve periodo di ferie oltre a quello principale della durata media di circa 10 giorni: essi rappresentano il 33,6% della popolazione.