CONFERMATO INPS, sganciano 3.800€ al mese per 730 giorni: non lavori per due anni e guadagni da dirigente

Indennità congedo straordinario 104- foto di Gary Barnes da Pexels-PianoInclinato.it
Una nuova circolare INPS cambia le cose per l’indennità da congedo straordinario 104: ecco la cifra record a cui si può arrivare dopo 730 giorni di assenza dal lavoro.
Sembra incredibile, ma per migliaia di lavoratori italiani è possibile restare a casa per due anni percependo un assegno mensile che può superare i 3.800 euro.
A garantire questa opportunità è la circolare n. 26 del 30 gennaio 2025 dell’INPS. La normativa aggiorna il limite massimo di retribuzione previsto per il congedo straordinario biennale destinato all’assistenza di familiari con disabilità grave.
Questo congedo è stato introdotto dall’art. 42 del D.Lgs. 151/2001 e permette di assentarsi dal lavoro per un massimo di 730 giorni complessivi, anche non consecutivi.
Nonostante queste assenze, la legge stabilisce che non si perde il diritto a ricevere un’indennità proporzionata all’ultimo stipendio percepito. In diversi casi, addirittura, l’importo mensile calcolato risulta addirittura superiore rispetto al normale salario.
Congedo legge 104: come si calcola l’importo dell’indennità da corrispondere al lavoratore
Per il 2025 il limite massimo per il congedo straordinario è stato fissato a 57.038 euro lordi, che sono comprensivi dei contributi a carico del datore di lavoro. La cifra viene divisa per il coefficiente 1,242 e poi ripartita su 12 mensilità: si ottiene in questo modo un’indennità massima di 3.827,03 euro al mese. Il calcolo si basa sulla retribuzione dell’ultimo mese lavorato prima della richiesta e considera solo alcune voci fisse maggiorate di un dodicesimo per simulare la quota tredicesima.
In questo calcolo, però, non sono incluse ferie, TFR né progressioni economiche, ad eccezione dei dipendenti del comparto scuola. L’indennità è soggetta a imposizione fiscale ma non ai contributi previdenziali a carico del lavorator e viene corrisposta per ogni giornata di congedo, fino a un massimo di 730 giorni.
Congedo straordinario per dipendenti pubblici: come richiederlo e ottenere l’indennità
Nel caso dei dipendenti pubblici, è prevista una procedura amministrativa precisa per ottenere l’accesso al congedo straordinario e le somme previste per questa circostanza. L’iter parte dal decreto formale di concessione, che deve essere emesso dall’amministrazione di appartenenza. Il documento viene inviato per il controllo all’organo competente: RTS per le scuole, UCB per gli uffici ministeriali. Solo dopo l’approvazione si passa all’ufficio stipendi per la liquidazione dell’indennità, come riportato da TuttoLavoro24.it.
Il sistema NoiPA effettua il calcolo della somma dovuta separando le componenti fisse da quelle accessorie. La maggiorazione della cifra viene applicata solo sulle voci che contribuiscono alla tredicesima. Bisogna poi aggiungere che il trattamento economico durante il congedo non prevede trattenute per TFR o TFS. Inoltre l’indennità da congedo non comporta l’accumulo di nuovi diritti retributivi.