CONFERMATO MINISTERO DELL’AMBIENTE: Fotovoltaico proibito in tutta Italia, devi smantellare i pannelli solari | Ti multano con gli elicotteri
Pannelli fotovoltaici (pexels) - pianoinclinato.it
Un fulmine a ciel sereno squarcia il panorama dell’energia rinnovabile in Italia, creando panico per milioni di installazioni.
Le parole risuonano come un’eco minacciosa: un divieto inaspettato, una decisione che potrebbe stravolgere le certezze di chi ha investito nel sole.
È la fine di un sogno verde, o un incubo burocratico che si materializza?
La notizia si diffonde come un’onda d’urto, lasciando dietro di sé stupore e incredulità.
Preparatevi a scoprire la verità, perché ciò che sta accadendo potrebbe toccarvi molto più da vicino di quanto immaginiate.
Ecco la novità
La possibilità di installare il fotovoltaico in edilizia libera è una novità relativamente recente, che ha generato non pochi dubbi interpretativi fin dalla sua introduzione. La semplificazione normativa, pensata per incentivare la diffusione delle energie rinnovabili, si è scontrata con la complessità del Testo Unico dell’Edilizia, creando aree grigie che solo ora vengono chiarite. Di recente, il Consiglio di Stato ha circoscritto in modo significativo i casi di fotovoltaico in edilizia libera, specificando cosa accade quando i pannelli vengono installati su strutture preesistenti o, peggio, su nuove costruzioni realizzate appositamente per ospitare l’impianto. La pronuncia, che ha riacceso i riflettori sulla normativa, è stata innescata da un caso emblematico.
Il tutto è iniziato quando un Comune della Lombardia ha contestato a un gestore di un’attività di ristorazione una serie di abusi edilizi. Tra questi, spiccava la realizzazione di un nuovo porticato, per il quale era stato ordinato la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi. Il gestore si è difeso sostenendo che il portico non dovesse essere considerato una nuova costruzione e non richiedesse il permesso di costruire, in quanto la sua funzione principale era quella di sostenere un impianto fotovoltaico ed era stato edificato utilizzando materiali leggeri. Per avvalorare la sua tesi, il gestore ha spiegato che l’intervento era avvenuto in un periodo in cui era già in vigore il Decreto Energia (DL 17/2022), la norma che ha liberalizzato l’installazione degli impianti fotovoltaici e termici sugli edifici, includendo tali lavori nelle manutenzioni ordinarie.
Come è andata a finire
Dopo un passaggio al TAR Lombardia, il contenzioso è giunto al Consiglio di Stato. I giudici, con la sentenza 8113/2024, hanno chiarito che la realizzazione del portico ha avuto l’effetto di ampliare la superficie e il volume del locale. Al contrario, la funzione di sostegno dell’impianto fotovoltaico è stata considerata un effetto indiretto e secondario. Per questo motivo, il portico è stato classificato come una nuova costruzione che, come tale, necessita del rilascio del permesso di costruire. Il gestore, di conseguenza, non ha potuto beneficiare della liberalizzazione prevista per l’installazione degli impianti fotovoltaici.
I giudici hanno inoltre sottolineato che le norme in materia di fotovoltaico in edilizia libera non consentono di derogare a tutte le disposizioni del Testo Unico dell’Edilizia. La semplificazione introdotta dal Decreto Energia riguarda l’installazione degli impianti fotovoltaici sugli edifici già esistenti, ma non giustifica in alcun modo nuove edificazioni.